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Hanno ancora senso le ragazze sulle moto a EICMA? Il commento di una hostess

- Le ragazze in abiti succinti in fiera sono sempre di meno. Cambia il ruole della hostess negli anni. Sentiamo il parere di Bianca, che ha lavorato allo stand di Yamaha
Hanno ancora senso le ragazze sulle moto a EICMA? Il commento di una hostess

Sempre meno hostess sulle moto. Sempre più ragazze motocicliste negli stand. EICMA è cambiata negli ultimi anni: sono tornati i giovani, tantissimi, e sono arrivate anche molte ragazze appassionate di ogni tipo di moto. Da turismo, da strada e persino da fuoristrada. Una nuova tendenza che ci pone una domanda. Ha ancora senso mostrare ragazze in atteggiamenti provocanti sulle moto per attirare i maschietti?
La mia personale risposta è "NO". Obbligare le ragazze - in abiti attillati e minuscoli - a stare ore in sella, immobili mi pare un po' ridicolo e grottesco all'alba del 2025. Sarà che sono diventato papà di due meravigliose bambine, ma in futuro le vedo in sella a una moto, piuttosto che a posare davanti a qualche bavoso. E dico "qualche" apposta, mi sembra che oggi i ragazzi vengano in fiera per la moto, non per l'altro sesso. Hanno ben altri strumenti (leggi: smartphone), se vogliono sbirciare qualche foto provocatoria. Non serve andare in fiera.
Discorso del tutto differente per le ragazze (ma anche per i ragazzi), che svolgono il ruolo di hostess e di stewart presso i vari stand. Prima di tutto sono vestiti in modo normale, e poi hanno un ruolo utilissimo: danno informazioni ai visitatori e controllano le moto esposte (alla faccia di quei quattro ladruncoli imbecilli che si fregano i tappi dalle moto!).
Ma sentiamo cosa ne pensa una hostess. Pubblichiamo volentieri la lettera di Bianca Bonizzoni, modella e motociclista. Ha lavorato all'edizione 2023 e 2024 di Eicma Milano per Aprilia e Yamaha Italia. E' quindi una delle tante ragazze che, attraverso il proprio sorriso, la propria energia e la propria femminilità, ha contribuito a veicolare la bellezza delle moto. Ci scrive perché vorrebbe raccontare come le ragazze vivono l'esperienza di Eicma. 

"Se ami le moto, allora conosci EICMA. Non è soltanto una fiera: è un simbolo, un punto di incontro per una grande famiglia, quella di noi motociclisti. Avete presente quei matti che, invece di starsene comodi in macchina e girare il volante, piegano tutto il loro mezzo di trasporto per cambiare direzione? Quegli strambi che per strada si salutano a caso, anche se non si conoscono. Ecco, quelli. Arriva un periodo dell’anno in cui migliaia di loro, chi espositore e chi visitatore, si riuniscono in una grande esposizione e condividono storie e passioni, per respirare l'energia pura che solo il mondo delle due ruote sa regalare.

Tra i tanti elementi che compongono questo spettacolo, ci siamo anche noi ragazze immagine. Il nostro compito? Rendere le moto ancora più belle - lo so, sembra impossibile - creare un’atmosfera accogliente e rappresentare con eleganza i brand che ci scelgono. Ma, spoiler, dietro al nostro sorriso c’è molto di più, e credo sia il momento di raccontarlo.

Mi chiamo Bianca, sono una modella, una grafica e, soprattutto, una motociclista. Ho una Honda CBR 600 RR del 2007, la mia più grande conquista. Per tre anni ho avuto il privilegio di partecipare ad EICMA lavorando con marchi prestigiosi come Aprilia e Yamaha. Sono stati giorni intensi, ricchi di incontri ed emozioni. È un lavoro che richiede presenza, carisma e grande capacità di relazionarsi con un pubblico variegato, ma che regala anche tante soddisfazioni. Molti visitatori e visitatrici si avvicinano per parlare delle proprie moto, condividere esperienze o semplicemente per un saluto gentile. Per chi, come me, ha una vera passione per le due ruote questi momenti sono preziosi. Scoprire quante storie si nascondano dietro ogni appassionato/a rende ogni giornata unica.

Ma ora parliamo di quello che non funziona. Ogni anno si alzano le solite polemiche sul nostro ruolo. Qualcuno ancora pensa che noi ragazze siamo lì per “distrarre” dalle moto o che addirittura i veri “oggetti in esposizione” siamo noi. Effettivamente, alcuni marchi, in genere piccoli o emergenti, tendono a far vestire le ragazze come se il dress code fosse “estate 2001, disco in riviera” per attirare più pubblico. Ma questo non giustifica l'adozione un comportamento irrispettoso nei loro confronti. Nonostante la mia autoironia, ammetto che non è sempre facile rispondere ai commenti sboccati di certi visitatori – in genere over 50 – che confondono un evento internazionale con un bar di paese.

Vi rivelerò una verità universale: nessuna ragazza ha mai pensato “wow, quell’uomo mi ha appena fatto un commento volgare e maschilista, mi sa che è l’amore della mia vita”. Mai successo. Se riusciamo a sorridere lo stesso è perché siamo professionali e sicure di noi.

Il problema reale non sta nel passaparola tra amici. Non trovo nulla di male in un: “dai, vieni all’EICMA, che ci sono le ragazze!”. No, le persone si sentono autorizzate a comportarsi in quel modo quando enti che dovrebbero essere specializzati e autorevoli nel mondo dei motori, per fare pubblicità all’evento, mostrano tramite i media ragazze in atteggiamenti estremamente provocanti. Vedo video promozionali in cui sembriamo le comparse di un reality trash. E le moto? Sparite. Mi chiedo allora: che tipo di pubblico vogliamo attirare? Appassionati di motori o utenti di OnlyFans?

Quello che chiediamo è semplice rispetto. Rispetto per chi, come noi ragazze immagine, contribuisce a valorizzare le moto e a rendere EICMA un evento unico. Dietro ogni sorriso c’è una donna con pensieri, esperienze, sogni e, talvolta, una passione per le due ruote che potrebbe sorprendervi. EICMA è una festa per tutti, un’occasione per celebrare insieme l’amore per le moto, la velocità e la libertà. Manteniamola tale, rispettandoci e valorizzandoci a vicenda.

Ci vediamo alla prossima edizione! Sarò curiosa di sapere se avrete comprato o privato una delle novità presentate a EICMA 2024".

Bianca Bonizzoni

  • maurocappelli513
    maurocappelli513

    francamente ragazze si ragazze no, non mi interessa molto, l'unico fastidio che provo inconsciamente è vedere dei tacchi a spillo, ancor più a dita scoperte, sulle pedane di una moto, ne approfitterei per farle e farli vestire con abbigliamento dedicato, così da mandare un messaggio sulla sicurezza, tanto ragazze e ragazzi sarebbero esteticamente belli ugualmente, nel caso si guardasse anche o solo a quello ...
  • Campli67
    Campli67, Grottaferrata (RM)

    Film visto per le ombrelline….
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