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Sei Giorni 2013 Sardegna. Cristian Rossi, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana

- A metà Sei Giorni è giusto pensare a un bilancio, ed è giusto che il primo a tracciarlo sia il responsabile delle Formazioni azzurre schierate all’88ma Sei Giorni. Ecco a voi Cristian Rossi | P.Batini, Olbia
Sei Giorni 2013 Sardegna. Cristian Rossi, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana


Proviamo a tracciare un grafico a metà della Sei Giorni, un bilancio che va forse un po’ oltre la scadenza di metà gara.


Cristian Rossi


«Sì, possiamo dire che siamo un po’ più avanti di metà gara, visto che il sabato al crossdromo di tempio sarà una cosa particolare e più breve. Da domani la gara riprende con un nuovo giro, e le speciali sono completamente diverse e nuove per tutti. Il bilancio che possiamo fare deve riferirsi agli eventi che sono capitati. Diciamo che il secondo posto era sicuramente alla nostra portata alla fine del primo giorno di gara, e il secondo lo abbiamo visto compromettersi a causa di tutti i problemi che ci sono capitati, soprattutto ovviamente quelli di Salvini. Il terzo giorno Salvini si è ripreso, ha chiuso al quinto posto assoluto, e i ragazzi direi che anno reagito e si sono comportati molto bene. Sono riusciti a recuperare un poco, si sono ricaricati mentalmente dimenticando la brutta batosta del giorno precedente che ha fermato il nostro Pilota in questo momento più forte, e sono andati avanti dando il meglio di loro stessi».


Cosa succede quando il riferimento ideale della Squadra viene meno come supporto alla causa?

«Nel caso specifico, la cosa bella è che lui ha avuto una reazione molto corretta, precisa. Ha realizzato che cambiavano i suoi obiettivi personali, che erano fare molto bene nella classe e nell’Assoluta, li ha mesi da una parte e si è concentrato su quella parte di obiettivi che riguardano l’intera Squadra, mettendosi al servizio del Team. Aver ritrovato in pieno il suo ruolo è una cosa che ha fatto molto bene all’intera Squadra».


E gli altri Piloti come hanno reagito?

«Bene. È un buon gruppo, molto compatto, e vedo che tutti quanti hanno lo spirito giusto per affrontare le situazioni più disparate, compresa quella abbastanza imprevedibile che ci è capitata. Speriamo solo di non essere più bersagliati dalla sfortuna come lo siamo stati nella prima parte di questa Sei Giorni. È una gara complessa, lunga. Cercheremo di arrivare a sabato sera coscienti di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. A quel punto e a queste condizioni accetteremo qualsiasi risultato».

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