AMA Supercross, Round 3: Anaheim - II
L’arrivo del padre che lo ha sempre seguito nella sua carriera prima della sua recente separazione per disaccordi con la squadra è stato un segno forte e preciso. Incredibilmente, visto che si parla del vincitore della prima gara dell’attesissima stagione Supercross, Ken Roczen prima della seconda tappa di Phoenix si è trovato col fisico debilitato, addirittura troppo stanco a causa l’eccessiva mole di lavoro a cui lo ha sottoposto il suo nuovo trainer Aldon Baker che evidentemente il Guru della preparazione atletica non ha calibrato oculatamente per il fisico dell’ex iridato tedesco. Ed il risultato è stato il secondo posto dietro a Eli Tomac che non è stato capace di controbattere a causa della sua spossatezza fisica. In men che non si dica, il padre ha ripreso le redini della situazione, gli ha dato manforte facendogli ritrovare il bandolo della matassa e dopo una revisione “fai da te” della condizione fisica e mentale ha riportato Kenny in carreggiata talmente bene da averlo accompagnato alla sua seconda affermazione stagionale.
Ken Roczen
Ad Anaheim il pilota Suzuki è stato praticamente impeccabile, se non per il fatto di aver mancato la vittoria in qualifica che comunque non riteneva particolarmente importante ai fini del risultato finale. Perché il meglio lo ha riservato per lo scontro finale, che ha portato a termine in maniere ineccepibile con una partenza nelle prime posizioni ed una condotta di gara talmente veloce ma precisa da far sembrare il suo quasi una vittoria facile.
«Stamattina me la sono presa con calma perché il terreno era molto sporco - ha spiegato KRock - sapevo che in giornata sarebbe cambiato e quindi non mi sono stressato alla ricerca di particolari risultati. Nelle manche ho avuto sempre delle ottime partenze, che oggi sono indispensabili, anche grazie alla mia moto che è meravigliosa, la qualifica è andata molto bene anche se ho preferito non prendere i rischi inutili vista l’insidia del fondo di gara per cui mi è andato bene il secondo dietro a Dungey. Nella finale ho cercato di correre con la testa senza però abbassare la guardia perché tutti vanno molto forte, ho passato al secondo giro Millsaps e poi ho cercato di prendere subito un po’ di vantaggio che ho amministrato bene fino alla fine».
Roger De Coster
Alle sue spalle, ma a distanza di sicurezza, un ritrovato Ryan Dungey che ha finalmente dato lustro al suo curriculum con un secondo posto molto importante per lui e per la sua squadra in quanto ha rassicurato tutti che se mentalmente a posto il raffinato pilota del Minnesota ha ancora le carte in regola per puntare al titolo.
«Sono contento del risultato di Ryan - ha commentato il team manager KTM Roger De Coster - perché per tutta la settimana abbiamo lavorato "mentalmente" con lui ed oggi è la prima volta che ha corso con la giusta concentrazione per tutto il giorno, lasciando da parte le cose negative e mettendo in risalto il suo potenziale. Lo ha fatto vedere quando a metà gara ha cominciato ad accorciare la distanza da Roczen, anche se poi ha fatto un errore e la situazione è ritornata come prima. Ma è stato importante anche vedere come abbia preso un po’ di margine da Tomac che lo inseguiva e che quest’anno è molto forte e aggressivo. Anche la moto si è comportata bene, e anche se ovviamente sarebbe stato il massimo battere Roczen, sono molto soddisfatto di come Ryan si è comportato oggi».
Eli Tomac
Chi è uscito sconfitto e a testa bassa è invece Eli Tomac, specie dopo la schiacciante vittoria della settimana prima, che non è riuscito a fare meglio di terzo.
«Purtroppo oggi è stata una giornata piuttosto tesa e convulsa - ha detto il pilota della Honda Geico - ottavo in qualifica, secondo nella semifinale, settimo al via della finale a causa della posizione al cancello non ottimale non era quello che mi aspettavo, soprattutto dopo la vittoria della settimana scorsa. Per fortuna mi sono sbrigato subito a recuperare perché visti i tempi piuttosto simili il podio oggi non l’avrei visto, ho sparato le cartucce giuste nella prima parte di gara così da portarmi al quinto giro in terza posizione, ma poi visto che la differenza dai primi era minima e la pista era molto scivolosa mi sono accontentato della mia situazione. Sfortunatamente oggi le partenze non sono state buone, e senza di quelle è impensabile vincere perché ci sono troppi piloti veloci».
Buono il quarto posto di Justin Barcia, che pare abbia finalmente ritrovato se stesso, solo 11° Trey Canard dopo gli ottimi tempi in prova a causa dell’azione scorretta di Chad Reed che lo ha mandato fuori pista (l’australiano è stato poi squalificato), e 7° il debuttante Jason Anderson nonostante una caduta alla partenza che ha così mantenuto il terzo posto in campionato.
250
Nella 250 lotta sino all’ultimo giro, quando l’irresistibile Cooper Webb ha soffiato la prima posizione al pilota Kawasaki Tyler Bowers, mentre il leader Jessy Nelson ha perso la testa della classifica per la caduta che lo ha relegato in sesta posizione.
Classifiche
450SX
450SX campionato
250SX Costa Ovest
250SX Costa Ovest campionato
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