Barcia sbanca a Las Vegas
Con un primo e due secondi posti il pilota della Honda Muscle Milk Justin Barcia si è assicurato il favoloso montepremi di 100.000 dollari della seconda edizione della Monster Energy Cup disputata nel Sam Boyd Stadium di Las Vegas nel circuito disegnato da Ricky Carmichael, e che metteva addirittura in palio un milione di dollari per il pilota capace di vincere tutte e tre le manche dell’evento.
La prima manche si è aperta con l’holeshot di Josh Grant, che al secondo giro è stato però superato da Ryan Villopoto il quale a distanza di cinque mesi dalla ricostruzione del ginocchio si è aggiudicato la prima affermazione della serata; sfortunato Ryan Dungey, costretto a cedere la seconda posizione a Barcia per un problema alla leva del cambio che lo ha costretto ad accontentarsi della terza piazza.
Villopoto ha aperto la seconda manche spuntando al comando davanti a Mike Alessi e a Dungey, ma una scivolata del battistrada lo ha spedito nelle retrovie lasciando ad Alessi la testa del gruppo. Favorito da altri problemi tecnici di Dungey, Barcia è rinvenuto prepotentemente scavalcando Alessi, ma al settimo giro i ruoli si sono di nuovo invertiti. Ancora un colpo di scena e Barcia ha ripreso definitivamente il ruolo di leader tagliando la bandiera a scacchi davanti ad Alessi, Dungey e Villopoto
La terza ed ultima manche, disertata da Villopoto a causa delle conseguenze riportate nella caduta della frazione precedente, ha visto la sfuriata iniziale di Alessi partito al comando davanti a Dungey e Barcia. Al primo giro il pilota di testa è finito a terra, lasciando a Dungey il comando che è durato pochissimo visto che l’ufficiale KTM poco dopo è stato sorpassato da Barcia che al nono giro è stato scavalcato da Eli Tomac che ha mantenuto la leadership sino al traguardo dove ha preceduto Barcia e Dungey.
Vittoria assoluta quindi per Barcia, per la prima volta in sella alla Honda CRF450R ufficiale, davanti al campione Usa Dungey e a Tomac. Per quanto riguarda Villopoto, pare abbia sofferto di una commozione cerebrale, ma la Kawasaki non ha voluto confermare questa diagnosi. Un forte impatto alla testa l’ha invece accusato Kevin Windham, finito pesantemente a terra dopo essere rimasto in folle nel corso delle prove. Sfortunato anche il campione AMA 250 MX Blake Baggett fratturatosi il polso sinistro nel pomeriggio.
Monster Energy Cup
Classifica assoluta
1. Justin Barcia, Honda
2. Ryan Dungey, KTM
3. Eli Tomac, Honda
4. Chad Reed, Honda
5. Josh Grant, Yamaha
6. Kyle Cunningham, Yamaha
7. Jake Canada, Suzuki
8. Kyle Chisholm, Kawasaki
9. Mike Alessi, Suzuki
10. Ryan Villopoto, Kawasaki
Foto Cudby images
Risposta.. personale
Adesso rimettersi in dicusione per cimentarsi nel supercross sarebbe dura, 27 anni sono pochi ma se non parti presto li è dura.
Il nationa è alla sua portata subito, ma per il supercross una anno di purgatorio ci vorrebbe tutto e in più rischierebbe parecchio sia come immagine che fisicamente.
E poi ci sta che semplicemente non gli interessi più di tanto.
Per quel che vale il mio pensiero, se fosse nato in america Tony sarebbe stato lo stesso fenomenale pilota di oggi. io lo sò, e forse anche lui ne è convinto, quindi tanto vale continuare così, che sia chiaro...non è mica una passeggiata!!!!!
domanda