Internazionali d’Italia 2017, Cairoli trionfa a Ottobiano
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Tre su tre: Tony Cairoli voleva far capire ai suoi avversari che quest’anno c’è di nuovo anche lui, e lo ha dimostrato alla grande, aggiudicandosi a denti stretti anche la terza ed ultima prova Elite, che gli ha assegnato il titolo praticamente già conquistato con la vittoria nella seconda tappa di Malagrotta. E se non fosse scivolato nella gara MX1, che gli ha impedito di battere Jeremy Van Horebeek come ha fatto nella gara conclusiva, per il siciliano sarebbe stato un punteggio pieno anche in questa classe.
Un migliore debutto stagionale Tony non poteva averlo, ed è stata la ricetta giusta per lasciarsi alle spalle le sofferte ultime due annate, così da partire per l’avventura iridata bello carico e con la motivazione alle stelle. Anche il fiammingo della Yamaha è uscito a testa alta dalla serie pre-Mondiale, visto che è stato l’unico nel riuscire a piegare Cairoli almeno in una manche. Lo ha fatto nella sabbia di Ottobiano rimanendo al comando per tutta la manche MX1, collezionando così una vittoria e due secondi posti ai quali ha aggiunto un altro posto d’onore ai due già collezionati nella Elite.
Si è chiuso invece in una baleno, e con una delle sue spettacolari cadute, il debutto stagionale di Jeffrey Herlings che, dopo aver rifilato quasi un paio di secondi nelle crono MX1, al terzo passaggio della manche è finito a terra mentre era in pieno recupero dalla quarta piazza e ha preso la via dei box per controllare l’integrità di un polso. Anche se l’articolazione non sembra aver subito danni, l’olandese ha preferito poi non disputare l’Elite, rimandando il suo rientro in gara al GP del Qatar.
Sfortunatamente, nella caduta la sua moto ha coinvolto Tim Gajser, che oltre ad un occhio gonfio ha riportato una serie di dolorosi acciacchi, che però non gli hanno impedito di terminare la manche, dove è finito 10°, e di disputare quella successiva che lo ha visto tagliare il traguardo 7°.
Alle spalle di Van Horebeek nella Elite è terminato il sorprendente pilota del team Marchetti, José Butron, 7° nella MX1, mentre un Romain Febvre che ha corso con un occhio rivolto al Mondiale è uscito subito di scena dalla manche MX1 per noie tecniche. 3° nella MX1, Evgeny Bobryshev si è invece ritirato nella frazione conclusiva a causa di una caduta in un punto veloce del percorso, conclusasi però priva di danni fisici.
La MX2 ha laureato campione lo spagnolo della KTM Jorge Prado, al quale è bastato il 2° posto per spuntarla su un Michele Cervellin che si è però preso la soddisfazione di soffiargli la vittoria di manche, al termine di un bel recupero sostenuto da tutto il pubblico. Prado è stato invece grande nella Elite, dove si è piazzato addirittura 5° e 1° dei piloti della 250, seguito da Cervellin terminato 8°. Protagonisti della manche MX2 anche Samuele Bernardini 3°, e Giuseppe Tropepe, 5° davanti a Simone Furlotti e Filippo Zonta.
Pronostici rispettati anche nella 125, che ha visto Gianluca Facchetti aggiudicarsi meritatamente il titolo chiudendo la Series con un 1° ed un 2° posto dietro al danese Mikkel Haarup. Il secondo posto in campionato è andato invece alla seconda guida del team Maddii Racing, Alessandro Manucci, che ha preceduto Emilio Scuteri e Paolo Lugana.
sono un tifoso di Toni, ma sono anche realista. Vinti gli internazionali non é detto ancora nulla perché il mondiale sara' un'altra storia e nessuno sa chi ha corso al max e chi si e' tenuto lontano dagli infortuni.
Detto questo il passo e' impressionante e sinceramente spero di rivedere il Toni di qualche anno fa quando non faceva calcoli e dava tutto ad ogni manche.
Come ho gia' detto lo vedo lottare per il titolo con Gajser e Febre. Leggermente dietro gli altri.
Comunque sia quest'anno la linea di partenza della MXGP fa PAURA !