La pista di Bastogne debutta nel Mondiale Motocross
Gli organizzatori del Gran Premio delle Fiandre, particolarmente abili nel promuovere l’evento, l’hanno denominata in tempi ancora non sospetti “la battaglia delle Ardenne” senza ovviamente fare riferimento agli ultimi fatti scottanti della cronaca iridata che ha creato un po’ di scompiglio in pista e fuori.
Fatto sta che oltre all’aspetto agonistico, l’ultima delle tre trasferte consecutive che ha portato la carovana GP dalla Francia al Portogallo per approdare in Belgio prima di prendere una pausa di una settimana, fa parlare di sé per avere come spettatore d’eccezione nientemeno che Ryan Villopoto costretto a riposo dall’infortunio ad un ginocchio che gli ha fatto saltare la stagione del National. La visita dell’ufficiale Kawasaki è dovuta a motivi di PR per gli sponsor Monster Energy e Thor, che lo hanno portato invitato in Europa per firmare autografi e rilasciare interviste.
Villopoto a parte, per gli organizzatori non poteva esserci migliore vittoria in Portogallo di quella di Clement Desalle, che pur non ricoprendo il ruolo di trascinatore di folle per il suo ombroso e bizzarro carattere ha dato un motivo in più per promuovere l’evento anche perché è stata l’unica affermazione in questa stagione di un pilota belga. Per l’ufficiale Suzuki, che ora è passato al secondo posto MX1 a 37 punti da Tony Cairoli, si è trattata della decima vittoria in un GP in carriera, quattro in meno del suo team manager Sylvain Geboers anche lui pilota Suzuki factory ma negli anni ’70.
Bastogne
La gara si corre nella prima periferia della storica città di Bastogne dopo anni di appuntamenti sulla sabbia di Lommel, che quest’anno ospita invece il Motocross delle Nazioni. Niente fondo allentato quindi, bensì un terreno medio duro lungo un tracciato collinare misto veloce che lascia spazio a diversi potenziali protagonisti.
Il tutto nel massimo rispetto sportivo, perché dopo i fatti dei due precedenti appuntamenti, FIM e Youthstream sono giustamente in massima allerta: d’ora in poi chi sbaglia paga, e pesantemente.