MXGP

Motocross: fatta chiarezza sui limiti di età nella MX2 e novità per il Supercross di Parigi

- il regolamento è stato cambiato per fare chiarezza. A Parigi invece si correrà all'americana
Motocross: fatta chiarezza sui limiti di età nella MX2 e novità per il Supercross di Parigi

Arminas Jasikonis sostituirà Max Anstie all'interno del team IceOne Rockstar Husqvarna Factory nel 2019. L'accordo è sicuro, anche se tutti si rifiutano di confermarlo "ufficialmente", in uno stile molto politically correct.

La FIM ha chiarito la situazione riguardo i criteri di partecipazione per i campioni che volessero continuare la propria carriera in MX2 fino al cut-off, al raggiungimento dei 23 anni.
Inizialmente si era capito che Pauls Jonass, che ha ancora 21 anni, sarebbe dovuto passare alla MXGP tra due anni, quando la FIM aveva sentenziato che "un campione può difendere il proprio titolo solo una volta".

Il regolamento 2.2.9 del CMS è stato modificato, e ora afferma che "I piloti che abbiano vinto due campionati FIM MX2 o raggiunto l'età massima di 23 anni non sono più ammessi a partecipare alla classe MX2".

La formulazione ora chiarisce che un pilota non può più correre nell'anno successivo alla seconda vittoria del titolo in MX2, e non automaticamente due anni dopo essere stato incoronato per la prima volta.

Se Jonass dovesse riuscire a difendere il proprio titolo, allora dovrà sicuramente trasferirsi in MXGP: ma se dovesse vincere Jorge Prado, il léttone potrà continuare in MX2 per un altro anno, finché non dovrà abbandonare per limiti di età. Il distacco tra i due piloti, prima di Ottobiano, è di soli 16 punti!

Con la mancanza di piloti di spicco, dopo che a KTM è stato soffiato Jed Beaton da Husky, Factory KTM potrebbe continuare nel 2019 con Prado come unico pilota in MX2, nel caso in cui Jonass dovesse nuovamente vincere il titolo.

Julien Lieber si è ritirato dal GP di Francia dopo le prove, ma potrebbe tornare a Ottobiano: in Inghilterra il belga ha subìto una frattura nella parte posteriore della spalla.

Ad Adam Sterry è stato consigliato di non correre il GP di Francia, perché i suoi livelli ematici erano ancora molto bassi dopo un colpo di calore accusato in Inghilterra.

Il Paris Supercross, in programma per il 17/18 novembre nella U Arena, viene annunciato come il "match della vendetta" tra Jason Anderson e Marvin Musquin. In effetti, tre dei vincitori dei quattro eventi che si terranno negli Stati Uniti andranno a Parigi, mentre i primi due si uniranno a Justin Brayton, più il pilota della Honda Jeremy Martin.

L'evento seguirà il formato "Triple Crown" di tre manche, ognuna più lunga della precedente, oltre a SX2, freestyle e BMX.

"Avremo una pista americana a grandezza naturale con tempi sul giro di circa 45 secondi e il rettilineo di partenza che copre l'intera larghezza dello stadio: la stessa lunghezza che hanno negli Stati Uniti. Abbiamo anche integrato un salto finale molto largo quest'anno, in modo che i freestyler possano saltare due alla volta", ha aggiunto Xavier Audouard, direttore sportivo dell'evento.

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