MX 2016. Febvre assente a Mantova
Romain Febvre non correrà a Mantova nel Gran Premio di Lombardia. Il campione del mondo di MXGP ha accettato con dignità e con buon senso il fatto di non poter gareggiare dopo che, nelle prove del week end scorso per il GP del Regno Unito, ha riportato un trauma cranico e la rottura di un dito. La decisione di non correre non è stata né del pilota, né di Yamaha, come ha dichiarato l'ufficio stampa di Yamaha Europe. «Sono dispiaciuto di di dover rinunciare, ma l'incidente di Sabato è stato serio e dopo il ritiraro a Matterley Basin questa è la migliore decisione per la mia salute», ha ammesso Febvre domenica mattina. «Con un trauma cranico è molto importante riposarsi e non fare nulla che possa provocare altri traumi, rimarrò quindi a casa per rimettermi in sesto e aspetterò di fare alte visite mediche per determinare quando potrò tornare ad allenarmi e a correre».
È stata una decisione saggia quella che è stata adottata, anche se è stata fatta dal Direttore Medico della FIM, David McManus. L'irlandese ha dovuto applicare la rigida regola applicata su suolo inglese che prevede l'esclusione di 15 giorni dalle gare, in caso di trauma cranico. Regola che McManus, grazie al ruolo che ricopre all'interno della Commissione Medica della FIM, vorrebbe far adottare in tutto il mondo.
Yamaha ha seguito ligiamente il consiglio del medico di gara riguardo l'esclusione di Febvre dalla gara, ma è stato McManus ad aggiungere che «non correrà nemmeno il prossimo fine settimana a Mantova». Non c'è possibilità di appello contro la decisione del Direttore Medico quando c'è in ballo una decisione medica.
Dylan Ferrandis bacchettato dalla FIM
Dylan Ferrandis è stato travolto dall'ira della FIM dopo le investigazioni riguardo l'incidente avvenuto alla partenza della MX2 del GP francese di due settimane prima.
Nel GP che lo vedeva correre in casa, il pilota francese ha deliberatamente costretto il suo vicino di cancelletto Jeffrey Herlings ad andare fuori traiettoria, la manovra è iniziata appena partiti ed è andata avanti fino a metà del rettilineo della partenza, quando Herlings ha dovuto rallentare per evitare di essere spinto in un canale di scolo.
A Ferrandis sono stati fatti vedere i filmati e le fotografie di MXGP-TV ed è stato richiamato sia verbalmente che per iscritto. Un comportamento simile è assolutamente inaccettabile, se il fatto dovesse ripetersi, sarà immediatamente allontanato dalla gara e la sua licenza verrebbe sospesa e potrebbe ricevere una multa fino a 5.000 Franchi Svizzeri.
KTM aveva protestato ufficialmente la settimana dopo la gara francese, ma l'incidente era già sotto investigazione già appena finita la manche, da parte della FIM. Ferrandis ed Herlings hanno già alle spalle diverse battaglie appena fuori i cancelli.
Nuvo abbigliamento in pista
I segnalatori a Matterely Basin avevano ricevuto ordine di indossare caschetti da costruttore e mascherina protettiva. L'organizzatore Steve Dixon ha dichiarato che l'iniziativa «è arrivata dalla FIM come prova che possa anticipare un utilizzo per tutti i GP del prossimo anno”. E cosa indossano i funzionari FIM? Berretti in tessuto e cuffie, le seconde sono un chiaro ostacolo alla loro sensibilità acustica, visto che non sentirebbero un 450F che freccia con il gas aperto davanti alle loro facce. La FIM colpisce ancora!
Alex Hodgkinson
1) Febvre è un uomo prima che un pilota: la sua salute -e quella di tutti gli altri suoi "colleghi"- va preservata. Mi dispiace non doverlo vedere in pista a Mantova….ma sarò più contento di saperlo pienamente guarito;
2) Ferrandis non è nuovo ad azioni "sporche": ricordate a Valkenswaard la gamba stesa nei confronti di Pauls Jonas come a dirgli "levati di torno!"??
Uno mi chiedo "ma chi sei?" Se sei più veloce passi e sennò…accodati! Due: i 5.000 franchi svizzeri di multa glieli avrei appioppati subito. Toccare il portafogli alla gente (non solo a noi italiani) è il modo più efficace per "sensibilizzarli"!!
3) la evidente svista di Youthstream nel regolamentare "la mise" di chi è sul percorso di gara evidenzia alcuni limiti organizzativi che necessitano di una sistemata. Ma per non voler essere sempre polemici, possiamo dire che…è un primo passo. Luongo si ricordi di farne anche altri però!