L’intervento chirurgico necessario per sostituire la placca metallica nella clavicola destra già infortunata e di nuovo spezzata, e le due settimane di mancato allenamento non hanno minimamente scalfito la determinazione di Jeffrey Herlings che come è sceso in pista ha piazzato il secondo miglior crono e si è aggiudicato la qualifica 450 facendo anche il tempo più veloce in gara...
Il tutto in una pista affatto facile, martoriata dalla pioggia del giorno prima ma capace di reggere bene al programma della vigilia che ha finalmente scoperto le carte del leader olandese. La sua velocità non è stata intaccata, anche se gli automatismi non sono ancora al 100%, ed ora l’incognita riguarda solo la tenuta fisica ovvero se sarà sufficiente per mantenere i suoi abituali livelli in entrambe le manche del GP.

Ad ogni modo se la dovrà guadagnare, perché Tony Cairoli ha tutte le intenzioni di soffiargli la tabella rossa di capoclassifica come ha confermato firmando il tempo più rapido nella manche cronometrata e rendendosi protagonista di un forsennato recupero in qualifica a cui è stato costretto da un paio di errori nella prima parte di qualifica che hanno vanificato la sua partenza in testa al gruppo. Il messinese è stato ripagato dal posto d’onore, davanti a Clement Desalle, Gautier Paulin, Romain Febvre e Tim Gajser; 13° il neo papà Alex Lupino.
 

Senza storie invece la MX2, che ha visto Jorge Prado partire al comando e tagliare per primo il traguardo dove aver contenuto sul finale la pressione di Ben Watson; 3° Thomas Olsen che ha preceduto il compagno di squadra Thomas Covington e Pauls Jonass, quest’ultimo autore della pole ma incapace di mantenere la 3ª piazza che ha mantenuto sino a metà gara; 10° Michele Cervellin e 15° Simone Furlotti.

CLASSIFICHE