La terra rossa del GP del Portogallo pareva potesse essere terreno di caccia per Tim Gajser, che si era preso la soddisfazione di soffiare a Tony Cairoli il miglior crono per tre centesimi di secondo. Ma una volta arrivata la batteria di qualificazione l’ufficiale KTM ha messo subito in chiaro che anche questa volta lo sloveno avrebbe dovuto sudare sette camicie per fare meglio di lui.

Lo ha sottolineato con la decisa rimonta dalla terza piazza, con una velocità pazzesca ed una precisione chirurgica con cui a metà gara ha rotto gli indugi scavalcando il pilota HRC e tenendolo poi a bada sino alla fine senza patemi. Un bello scontro, seguito a notevole distanza (una trentina di secondi) dal formidabile Alex Lupino che ha tenuto stretta la 3ª piazza per tutto il tempo tagliando il traguardo davanti a Clement Desalle e Gautier Paulin protagonista in prova di una spettacolare caduta dalla quale ne è uscito fortunatamente indenne.

Solo 8° Romain Febvre, al suo rientro dopo la frattura ad una caviglia nel GP dell’Argentina, penalizzato da una scivolata nelle prime battute di gara, mentre Ivo Monticelli dopo un avvio al 5° posto ha chiuso 22° per i postumi della caduta di Mantova.

La MX2 ha fatto rizzare i capelli, grazie all’acceso duello tra il battistrada Henry Jacobi e Jorge Prado perdurato per cinque giri sino a quando l’autore della pole Thomas Olsen li ha raggiunti e passati entrambi nella stessa curva e allo stesso tempo. Non riuscendo a tenere il passo dell’ufficiale Husqvarna, il tedesco e lo spagnolo hanno poi chiuso nell’ordine una quindicina di secondi prima di Mitchell Evans.

Bene anche Michele Cervellin, 8° dopo aver guadagnato una posizione a metà gara. La manche EMX2T è andata all’olandese Mike Kras, quella WMX alla neozelandese Courtney Duncan.

CLASSIFICHE