Dopo le ripetute sconfitte ad opera di Tim Gajser, autore di tre schiaccianti doppiette consecutive, per Tony Cairoli è arrivato il momento di controbattere. Lo sloveno in Russia è passato al comando della MXGP con 13 punti di vantaggio sul siciliano.

L’occasione è allettante, in quanto la 9ª tappa iridata si corre sulla sabbia lettone di Kegums, circuito confacente ai gusti di Tonino che nelle precedente edizioni lo ha visto collezionare quattro vittorie e altrettanti secondi posti. C’è solo da verificare la sua condizione fisica dopo la botta accusata a Orlyonok nella caduta in qualifica, e quelle di Jeffrey Herlings il cui debutto sulla spietata pista russa lo ha visto agguantare un 4° posto che è andato al di sopra delle aspettative.

Anche perché la scorsa edizione del GP della Lettonia terminò proprio in suo favore, quando firmò la sua quarta doppietta al termine di una giornata che lo vide autore di due consistenti rimonte e salire sul gradino più alto del podio davanti a Cairoli e Gautier Paulin, quest’ultimo attualmente al 3° posto della classifica iridata.

Grande attesa quindi anche per questo evento, dove saranno invece assenti Evgeny Bobryshev e Clement Desalle, entrambe infortunati in Russia assieme ad Alex Lupino la cui frattura dello sterno e di quattro vertebre è risultato in definitiva meno preoccupante di come è sembrato in un primo momento.

Prado è di nuovo favorito della quarto di litro, ma Thomas Olsen parte con la volontà di bissare l’affermazione della scorsa edizione che vide chiudere al posto d’onore il belga della Yamaha Kemea Jago Geerts protagonista di questa stagione che lo vede saldamente piazzato in 3ª posizione nella graduatoria iridata. Occhi puntati anche su Michele Cervellin, autore in Russia di una fantastica prestazione chiusa in 5ª piazza e attualmente in 10ª nel bollettino di marcia della MX2.

In gara anche la 5ª prova della EMX250, che nella tappa  precedente ha visto Alberto Forato abdicare la tabella rossa al francese Stephen Rubini a causa della spettacolare quanto innocua caduta della prima manche.

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