Era da Mantova dello scorso anno che l’inno di Mameli non accompagnava il sorriso di Tony Cairoli sul gradino più alto del podio, che è ritornato a splendere dopo una giornata durissima in cui ha dovuto fare ricorso a tutta la sua grandezza e determinazione per spuntarla di nuovo sugli agguerritissimi avversari della MXGP.

La sua 177ª vittoria iridata ha dato un colpo di spugna alla sfortunata prestazione sulla stessa sabbia di Kegums di tre giorni prima, che oltretutto lo aveva lasciato con un ginocchio gonfio e dolorate e che alla vigilia della 4ª tappa Mondiale lo ha costretto ad una visita medica per togliere il liquido in eccesso e farsi prescrivere gli antidolorifici. La cura evidentemente ha funzionato, perché è stato protagonista fin dalla prima manche che lo ha visto scavalcare al secondo giro il compagno di scuderia Jorge Prado per poi tenere stretto il comando sino alla bandiera a scacchi.

Nella successiva il pilota della KTM De Carli è stato autore di un’altra partenza razzo, alla quale ha fatto seguire una consistente prestazione in 3ª posizione sino a tre giri dal termine quando è finito a terra non riuscendo ad evitare Jeffrey Herlings che a sua volta era caduto, tagliando così il traguardo 4°.

I due piazzamenti gli sono quindi valsi il gradino più alto del podio e soprattutto il 3° posto in campionato a 13 punti da Tim Gajser e a 41 da Herlings grazie anche alla battuta a vuoto del vincitore della 3ª puntata Glenn Coldenhoff che al 7° posto iniziale ha fatto seguire il ritiro in quella successiva per il dolore al petto causato da una botta sul manubrio.

Anche Herlings ha dato prova di grande determinazione, con un potente recupero da oltre metà gruppo che lo ha portato sino al 3° posto e per la furiosa cavalcata in Gara 2 che gli ha permesso di rimanere al comando sino a tornate dal traguardo quando un errore lo ha relegato in 3ª posizione. Il leader olandese è stato preceduto da Jeremy Seewer che aveva già sfiorato il podio pochi giorni prima e che questa volta non se lo è fatto sfuggire dopo essersi meritato il 4° posto in apertura in rimonta da oltre la decima posizione e quello d’onore nella manche conclusiva.

Giornata poco soddisfacente invece per Gajser, inizialmente autore di una serie di cadute che ad un certo punto lo hanno costretto alla via dei box, e successivamente 5° al termine di una serie di sorpassi da oltre la decima posizione. Sempre col gas aperto e con la sua guida grintosa ulteriormente accentuata dai suoi 196 cm di altezza, l’ufficiale Husqvarna IceOne Arminas Jasikonis ha chiuso la prima frazione 8° dopo una rimonta pazzesca dall’ultima posizione (dove era rimasto per una caduta alla partenza) durante la quale ha anche segnato il miglior tempo sul giro, per poi fregiarsi della corsa conclusiva in cui era partito 5° e si era portato al comando a tre tornate dalla fine.

Bravo anche Ivo Monticelli, che ha piazzato la sua GasGas al 7° posto assoluto, mentre Michele Cervellin si è piazzato 16° con un 14° ed un 16° posto; nessun punto iridato invece per Alex Lupino ritiratosi in apertura e 23° in finale dopo una partenza nelle retrovie.

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La MX2 ha registrato la prova di forza del fiammingo della Yamaha Jago Geerts che ha centrato una indiscussa doppietta che gli ha fatto guadagnare terreno in campionato nei confronti del leader Tom Vialle questa volta solo 4°. Il podio è stato completato dai piloti della Kawasaki F&H Roan Van De Moosdijk e Mathys Boisrame; giornata da dimenticare invece per Alberto Forato che ha chiuso la prima manche 18° dopo una serie di errori per poi ritirarsi nella successiva per i danni subiti alla dalla caduta nelle prime battute di gara.

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