Dopo avere centrato la sua 90ª affermazione iridata, Jeffrey Herlings ha messo a rischio la stagione con una pesante caduta nel corso delle prove che lo ha visto perdere il controllo dell’avantreno che si è piantato in una carreggiata e che lo ha sbalzato a terra battendo violentemente la testa. Inizialmente si è temuto per un problema alle vertebrale, ma fortunatamente l’esito della visita al Rizzoli di Bologna pare abbia scongiurato problemi di mobilità degli arti.

“Jeffrey è caduto al 4° giro delle prove libere – ha commentato il team manager e tecnico cordinatore della KTM Dirk Gruebel - ha battuto la testa abbastanza forte. Ha riacquistato sensibilità alle braccia e alle gambe abbastanza rapidamente, ma è comunque andato a Bologna per le scansioni complete del corpo. Dobbiamo ancora vedere i risultati, ma è stato dimesso dall'ospedale. Si è parlato di una compressione piuttosto importante del collo, delle vertebre e di un ematoma della spalla. Domani tornerà in Belgio per altri esami e si spera che la situazione non sia così drammatica, ci vorranno un paio di settimane per riprendersi ma al momento non possiamo fornire una data precisa".

Uscito di scena il capoclassifica, la classe regina è stata ancora una volta contesissima e ha visto emergere un sorprendente Jorge Prado il quale dopo il promettente 3° posto ottenuto nel GP di Kegums con l’affermazione faentina decretato definitivamente chiuso il suo recupero dai due infortuni di inizio stagione. 

Autore della pole in entrambe le manche, nella prima ha ceduto solo alla pressione dello scatenato Jeremy Seewer e nella successiva a quella di Tim Gajser, assicurandosi il gradino più alto del podio ed un bel po' di punti iridati grazie ai quali ha scalato la classifica dall’8° al 7° posto a sole 7 lunghezze dal Glenn Coldenhoff. Dopo aver vinto di forza la prima manche, Seewer si è poi dovuto accontentare del 3° posto di giornata a causa di una partenza nelle retrovie dalla quale è rinvenuto sudando sette camicie sino alla 7ª piazza. Meglio di lui ha fatto il ritrovato Tim Gajser, che dopo due GP in sordina ha ritrovato lo smalto giusto sin dalla mattinata che lo ha visto segnare il miglior tempo cronometrato, assicurandosi nonostante i problemi agli occhiali un 5° posto iniziale e la meritata vittoria della seconda frazione.

Perso per un solo punto l’ultimo gradino del podio, Tonino Cairoli al suo 250° gran premio si è battuto a testa alta tagliando il traguardo prima 4° e poi 3° dopo essersi fatto valere a dovere, chiudendo la penultima gara del Monte Coralli davanti a Romain Febvre, Coldenhoff e Mitch Evans, ma soprattutto guadagnando terreno su Herlings nella classifica iridata che ora lo vede staccato dall’olandese di solo 22 punti contro i 60 aveva in precedenza.

Buon 10° Alex Lupino, mentre Michele Cervellin è uscito di scena già dalla prima manche a causa di una caduta che gli ha procurato la frattura di un piede.

Senza storia invece la MX2, che ha registrato l’indiscussa prova di forza del capoclassifica Tom Vialle autore della sua prima doppietta e la quarta vittoria in carriera costruita in Gara 1 con il sorpasso di Mattia Guadagnini al sesto passaggio quando poi si è involato indisturbato al traguardo e nella successiva guadagnando la testa nelle prime battute di gara che ha tenuto stretto sino alla bandiera a scacchi.

Il francese ufficiale KTM ha avuto la meglio sul grintoso connazionale Maxime Renaux, che ha confermato il potenziale evidenziato tre giorni prima con la vittoria del GP d’Italia anche se questa volta una caduta nei primi giri della seconda frazione lo ha relegato al 4° posto dopo aver concluso al posto d’onore quella precedente.

Il pilota della Yamaha SM Action si è lasciato alle spalle il redivivo Thomas Olsen e Jago Geerts che dopo un buon 3° in apertura anche lui ha compromesso il risultato complessivo con la scivolata in Gara 2 che lo ha piazzato in 9ª posizione.

7° assoluto lo spumeggiante Mattia Guadagnini, che si è subito distinto per l’8° tempo cronometrato e poi autore della pole nella prima manche che ha difeso  denti stretti per quattro interminabili giri quando ha poi dovuto cedere all’incalzare prima di Vialle, poi di Renaux e quindi di Geerts per poi tagliare il traguardo 6°; purtroppo la partenza oltre metà gruppo non gli ha permesso di bissare il risultato precedente, chiudendo comunque la frazione solo due posizioni più indietro e con il morale ben saldo in vista della terza ed ultima prova sul tracciato faentino che questo weekend aprirà anche ad un numero contingentato di spettatori. Bravo anche Gianmarco Cenerelli, 14° assoluto.

Classifiche

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2ª Manche

1ª Manche