MX. Scontro fra titani!
Quinto GP di stagione per il motocross mondiale. La MX1 caratterizzata dallo scontro tra Cairoli e Philippaerts in gara 2. Il siciliano si aggiudica la quarta vittoria (sempre con due vittorie di manche) sul tracciato portoghese, mentre il campione in carica accusa un pesante “zero”
Dire Agueda e dire Cairoli oramai è un tutt'uno. Dal 2004 che si gareggia su questo circuito e per ben quattro volte Antonio ha fatto segnare un doppio successo sui tabellini delle gare. Cha a Cairoli la pista piacesse non era un mistero e tutti avevano gia pensato di dover far i conti con l'ex campione del mondo della MX2 che, con la piccola cilindrata, su questa pista aveva fatto sempre vedere ottimi "numeri". Ma la MX1 è tutt'altra cosa, ipotizzavano gli scettici. Scettici che si sono dovuti ricredere allo strapotere di Cairoli. In gara 1 ha lasciato sfogare Philippaerts e De Dycker per poi, con David auto eliminatosi a causa di una scivolata, andare a prendere il comando e vincere indisturbato. Nella seconda manche invece Tony ha pensato a vivacizzare la gara, effettuando una partenza a circa metà gruppo. Ottavo al primo passaggio e quarto a metà gara, con un ritardo di oltre 15 secondi da De Dycker che guidava la corsa, Tony ha messo la "marcia in più" per andare a recuperare il terreno perso nelle fasi iniziali ed andare a siglare un'ulteriore doppietta. Doppietta storica che permette al campione messinese di eguagliare il record di vittorie di Alessio "Chicco" Chiodi che con 27 GP vinti (26 in 125 ed 1 in MX2) era, fino ad ora, l'italiano capace di aggiudicarsi più vittorie nel motocross. Doppietta comunque tinta di "giallo" se cosi possiamo dire, dato l'episodio che ha caratterizzato e che comunque farà discutere a lungo, il giro numero 10 della seconda manche. Cairoli, in rimonta su Philippaerts e Desalle al momento in lotta per la seconda e terza posizione, ha attaccato David nel tratto delle "wave" riuscendo a percorrere la discesa successiva alla sinistra dell'avversario precedendolo nell'ingresso in curva. Avversario che però aveva scelto la strada più lunga (esterna) ma più veloce e che si è catapultato in curva ad una velocità impressionante. La stessa manovra (sorpasso di Cairoli e risposta di Philippaerts) il pubblico l'aveva gia vista il giro precedente con Philippaerts che era riuscito a riprendersi la posizione, ma questa volta l'epilogo è stato diverso. La staccata di Cairoli, tirata al limite, ha scomposto la moto del furetto siciliano con la risultante che al momento dell'ingresso in curva, invece di prendere la traiettoria più interna, Cairoli ha tirato dritto per la tangente incrociando la traiettoria scelta da Philippaerts che proveniva dalla sua destra in piena velocità. Nel motocross che viene da destra non ha la precedenza di diritto e su questo "incidente" nemmeno i rilevamenti della polizia portoghese riusciranno a determinare eventuali cause e "colpevoli". Philippaerts a terra e Cairoli in piedi per miracolo è stata la risultante di questo "scontro fra titani". Senza nemmeno far spegnere la moto,Cairoli è ripartito come un razzo alla caccia di Desalle che nel frattempo cercava di prendere il largo mentre Philippaerts, nel rialzare la moto da terra ha accusato subito un gran dolore alla mano sinistra e si è capito subito che avrebbe desistito dal continuare la corsa. Rientrato ai paddock, il campione in carica ha preso immediatamente la via dell'ospedale per i controlli del caso. Controlli che hanno evidenziato la frattura della prima falange del dito indice sinistro che costringerà David a qualche giorno di riposo, se non tutta la settimana, prima della prossima gara in Spagna. Detto comunque della vittoria di Cairoli che in quattro giri a fatto un sol boccone di Desalle e De Dycker, rimane l'amaro in bocca a tutti per il pesante "zero" accusato in classifica da Philippaerts e per le precarie condizioni con le quali si presenterà il campione alla prossima gara che si disputerà da qui a sette giorni. Cairoli sul gradino più alto del podio, con la tabella rossa di leader della classifica ben stretta in mano, è stato accompagnato da De Dycker (secondo) e Desalle alle sue spalle.
Se l'inno di Mameli ha echeggiato dopo il podio della MX1 per la seconda volta dopo la Turchia e sempre per mano di Antonio Cairoli, questa volta sono mancate le note della Marsigliese sul podio della MX2. l'idolo di casa Rui Goncalves, portoghese "DOC" in forze al team Red Bull KTM, ha guadagnato la sua prima vittoria iridata proprio sul tracciato amico e di fronte ad un pubblico caloroso che non ha mai smesso di incitarlo. In gara 1, Rui, si è accontentato della seconda posizione alle spalle di uno scatenato Marvin Musquin mentre in gara 2, ha fatto la lepre per tutto il tempo senza dare possibilità ai suoi avversari di avvicinarlo. Ad accompagnare sul podio il festeggiatissimo Goncalves, sono saliti due dei tanti francesi che animano questa MX2. Steven Frossard, al secondo posto e Marvin Musquin, terzo. Per quattro punti non è toccato a Davide Guarneri, salire sul podio (quarto al termine della giornata) ma a sua discolpa, l'improvviso attacco di dolori allo stomaco, che dalla mattina della gara non ha permesso al "pota" di esprimersi al massimo. La tabella rossa di leader della MX2 è rimasta comunque nella mani di Gautier Paulin, quarto ed ottavo al termine delle due manche. Nono Alessandro Lupino, undicesimo Manuel Monni con Deny Philippaerts e Marco Maddii fuori dalla zona punti in entrambe le manche, gli altri risultati della pattuglia italiana. Il prossimo appuntamento con il campionato del mondo motocross previsto per la prossima settimana quando, a Bellpuig, si disputerà la sesta prova della serie iridata.
Enzo Tempestini