MX2020. A Prado il GP del Limburg
Vederlo guidare una quattroemezzo con la stessa velocità e delicatezza di quando era in sella alla 250 oltretutto su di un fondo micidiale come quello di Lommel ha del miracoloso. Ok la stoffa del due volte campione del mondo, ma la sua classe va ancora oltre considerando anche che invece che allenarsi e prendere la mano alla mostruosa potenza delle 450 parte del tempo l’aveva passata a leccarsi le ferite riportate nelle cadute che gli avevano procurato prima la frattura del femore e poi quella della clavicola.
Fatto sta che Jorge Prado letteralmente ha bruciato le tappe, come ha ribadito anche sulla seconda puntata di Lommel che ha vinto al termine di una giornata contesissima iniziata con una delle sue solite partenze razzo al quale è seguito un testa a testa con Tim Gajser al quale ha poi dato il passo vista la perseveranza del leader MXGP accontentandosi del secondo posto.
Nell’altra invece ha fatto quattro giri al comando, poi è stato scavalcato dallo sloveno della Honda che subito dopo è finito fuori pista lasciandogli di nuovo il ruolo di battistrada che ha mantenuto sino al traguardo, ma con un finale al cardiopalma dopo un tira e molla con un paio di scambi di posizione nientemeno col compagno di squadra Tony Cairoli.
Grazie al suo terzo successo stagionale lo spagnolo della KTM De Carli ha guadagnato 9 punti su Cairoli, dal quale ora dista solo un paio di lunghezze. Per il messinese è stata un’altra tappa molto impegnativa, ma questa volta almeno la sua determinazione lo ha premiato col terzo gradino del podio nonostante un errore nelle prime fasi della seconda manche ed essersi piazzato 5° in apertura dopo aver recuperato un paio di posizioni.
Gajser ha buttato al vento una possibile vittoria che aveva ipotecato con la prova di forza nella frazione d’apertura con l’uscita di pista al 5° passaggio della seconda manche dovuto ad una traiettoria che col passaggio degli avversari si era sempre più direzionata verso i banner che delimitavano quel punto di pista che ha centrato senza praticamente rendersene conto. Ha poi ripreso in 7ª posizione, poi con la stessa velocità con cui aveva vinto la prova precedente ha recuperato sino al 3° posto.
A pari punti con Cairoli ha concluso Romain Febvre, che ha buttato via il podio con una spettacolare caduta sul finale della manche conclusiva, il quale ha preceduto un Jeremy Seewer un po' sottotono rispetto al suo potenziale, e il sorprendente olandese Brian Bogers autore in mattinata della pole nelle cronometrate; 11° Ivo Monticelli due volte al traguardo 9°, mentre Michele Cervellin ha concluso solo la prima frazione al 18° posto.
Nella MX2 Tom Vialle oltre ad avergli sottratto altri punti preziosi ha dato un altro duro colpo psicologico al pilota di casa Jago Geerts soffiandogli di nuovo il gradino più alto del podio sommando la seconda piazza ottenuta in apertura dietro al fiammingo e vincendo l’altra batteria mentre una caduta ha relegato Geerts al 7° posto. Il francese della KTM vanta ora un vantaggio di ben 61 punti sull’ufficiale Yamaha, terminato 3° di giornata dietro al compagno di scuderia Ben Watson, e addirittura 178 su Maxime Renaux il quale in questa 14ª tappa ha concluso 5° dietro allo svedese Isak Gifting in continua e rapida crescita in sella alla GASGAS ufficiale.
Giornata sfortunata per Alberto Forato: nella prima è terminato 15° nonostante qualche problema alla sua Husqvarna, mentre nell’altra si è portato subito 7° ma al termine di una veloce serie di waves la moto gli è finita in una zona di sabbia molle e si è capottato in avanti dovendosi ritirare per gli acciacchi anche se fortunatamente senza nessuna frattura.