Il debutto sullo scenografico nastro disegnato sulle colline di Winchester risale a dieci anni fa, e da allora Antonio Cairoli si è imposto quattro volte come nessuno è mai riuscito. Dopo la pausa di un fine settimana il Mondialcross ritorna ai nastri di partenza, e per l’ufficiale KTM si presenta quindi la situazione ideale per ritornare a farsi valere.

D’altronde, dopo le prove sottotono di Spagna e Francia, per il fantino messinese è importante ritornare ai livelli con cui è stato mattatore a Teutschenthal e Arco, così da non perdere mordente, ma soprattutto il contatto dal tandem di testa formato da Tim Gajser e Romain Febvre.

Il suo maggiore problema attualmente sono le partenze, che in sella alla 450 non gli rendono più come quando era alla guida della 350, ma la sua squadra ha lavorato per rendergli il compito più facile, e vedremo se in questa seconda fase della stagione i risultati arriveranno.

Ovviamente, sia lo sloveno della Honda che i francese della Yamaha hanno tutte le intenzioni di continuare a testa alta, e di sicuro sul circuito inglese si vedrà un altro bello spettacolo.

Per questo appuntamento, ed il prossimo che si corre a Mantova a distanza di una settimana, è atteso anche l’australiano Chad Reed, che approfitta della sua assenza dal National USA per rinverdire i suoi trascorsi iridati. Nel 2001, alla sua prima stagione GP, Chad si aggiudicò il posto d’onore nella classe 250, ma ora alla luce del buco nell’acqua di Ryan Villopoto nel 2015 e quest’anno di Ben Townley, è difficile fare un pronostico: aspettiamo quindi le qualifiche per capire il potenziale del pilota Yamaha.

Dopo la paurosa caduta nel GP di casa e il successivo abbandono dalla gara, Gautier Paulin si ripresenta al cancello affiancato dal compagno di squadra Evgeny Bobryshev, il quale sta lentamente riprendendosi dall’infortunio al braccio riportato in Lettonia.

In Gran Bretagna si allineano al via anche i piloti dell’Europeo 125, 150, 250 e 300, oltre a quella MX2 che vede il mattatore Jeffrey Herlings motivato a ritornare sul gradino più alto del podio della gara inglese, soffiatogli la scorsa stagione da un sorprendentemente combattivo Valentin Guillod.