Ancora colpi si scena in quello che si preannunciava e si è confermato come uno dei Gran Premi più avvincenti della storia del motocross. Questa volta ci ha messo lo zampino la terribile sabbia olandese, che ha mescolato di nuovo le carte in tavola. Rimasto sino ad ora al disotto del suo potenziale per non aver trovato il filo conduttore nella messa a punto della sua Honda HRC, Paulin dal Trentino ha cominciato a vedere l’orizzonte e nella quinta tappa iridata ha sorpreso tutti con una schiacciante e indiscussa doppietta che in entrambe le manche lo ha visto prevalere su Max Nagl.

Trasferta fruttuosa anche per il tedesco della Husqvarna, che era un po’ timoroso delle difficoltà del tracciato e che invece ha mandato in porto due ottimi piazzamenti grazie ai quali si è ripreso la tabella rossa di leader del campionato. 

Trasferta tutta da dimenticare invece per Tony Cairoli, caduto nello stesso punto che più tardi ha messo KO anche Davide Guarneri e David Philippaerts. In una serie di buche prima di affrontare un triplo, al quarto giro mentre era quarto l’otto volte iridato si è trovato in traiettoria un sasso ed una volta spiccato il volo si è rovesciato in avanti. All’atterraggio ha battuto una spalla e la mano sinistra, e nonostante il dolore ha provato a ripartire ma l’avantreno della sua KTM era conciato male e si è dovuto ritirare.

Nella pausa prima della seconda manche la mano ha iniziato a fargli piuttosto male, e solo grazie alla sua grande determinazione è riuscito a chiudere la gara settimo nonostante avesse perso la sensibilità dell’articolazione. A fine gara è stato visitato dalla Clinica Mobile e gli sono stati dati degli antidolorifici consigliandogli di non salire in moto almeno per alcuni giorni anche se l’esame radiografico sembra avere scongiurato fratture importanti.

E’ andata peggio a Guarneri, finito a terra dopo aver rimontato dalla 19ª all’11ª posizione, che a causa del dolore alla spalla e ad un ginocchio si è ritirato definitivamente. Philippaerts, che è caduto mentre teneva saldamente l’8° posto, è invece riuscito a disputare la seconda manche che ha chiuso in 12ª piazza. Il terzo gradino del podio è andato a Clement Desalle, il quale nonostante abbia perso il comando della MXGP si è detto soddisfatto della sua prestazione considerata la sabbia non è il suo terreno preferito.

MX2

Spettacolo anche nella MX2, grazie alla velocità fulminante di Jeffrey Herlings che con quest’ultima doppietta ha portato a 12 le manche vinte di seguito sulla pista di casa. Nella prima manche l’ufficiale KTM ha rifilato l’imbarazzante distacco di 45 secondi a Max Anstie per ancora di più a Jordi Tixier e Dylan Ferrandis, mentre nell’altra con la pista tirata come un biliardo ha preceduto Aleksandr Tonkov e Ferrandis di una trentina di secondi, ma il francese è stato poi penalizzato per un’azione scorretta nei confronti di Pauls Jonass e indietreggiato al 13° posto. Tixier si è quindi assicurato il secondo posto di giornata davanti a Tonkov e all’olandese Brian Bogers.

Nelle tre classi dell’Europeo i migliori risultati azzurri sono venuti da Filippo Zonta, 8° nella 125, Michele Cervellin, 9° della 250, e Marco Maddii 6° della 300.

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