MXGP, le curiosità e gli scoop di fine aprile
Kevin Strijbos, pilota di Suzuki World nel MXGP, rimarrà fermo per i prossimi round della stagione a causa di un infortunio al gomito che ha subito durante la tappa in Trentino. Dopo le consultazioni con i dottori Claes e De Schrijver, è stato deciso lunedì mattina che Strijbos sarebbe stato sottoposto a un intervento chirurgico, con i primi bollettini medici che suggerivano che l'operazione volta riparare lo strappo al tendine e di ridurre l’infiammazione, fosse andata a buon fine. A Valkenswaard, Strijbos è riuscito solo a completare metà della prima gara prima che il dolore diventasse troppo forte, costringendolo a ritirarsi e a non partecipare alla seconda.
Il belga ha dichiarato, a riguardo del suo infortunio: «Domenica sera avevo dolori fortissimi, quindi sapevo che mi avrebbero dovuto operare. Il dottor De Schrijver, che si è occupato di me, ha detto che l’intervento è andato bene. Lo strappo è stato risolto, così come l'infiammazione. Dovrò portare un tutore per una settimana o dieci giorni, per poi rimuoverlo e vedere come sta andando il recupero".
È arrivata una mail interessante dalla FIM, in cui si annuncia che l'alcol non sarà più trattato come una sostanza dopante se rilevato in gara; la mossa ha ricevuto l’approvazione da parte di WADA, ma la FIM si riserverà ancora il diritto di agire per motivi di sicurezza se qualcuno sarà sorpreso a gareggiare sotto l’effetto dell’alcol. Nel comunicato è stato precisato che saranno condotti test su base regolare per verificare il tasso alcolemico degli atleti.
Sembra che il titolo EMX300 passa essere un regalo per Yentel Martens. Con sole cinque tappe della serie, il figlio di Jacky potrebbe essere l'unico pilota a prendere parte ad ogni turno; Certamente nessuno dei regolari britannici andrà in Russia a giugno!
Bob Buchanan di GL12 non si è risparmiato una frecciatina rivolta a Martens: «Possono dare a Yentel il titolo anche ora, perché non credo che nessun altro vada in Russia, il che gli darà un vantaggio di 50 punti.»
"Il piano iniziale era che le squadre viaggiassero in nave dalla Bulgaria, ma quando i russi sono arrivati in Trentino, la scorsa settimana, hanno ritrattato dicendo che tutti dovessero guidare attraverso la Lettonia. Non porteremo Mike Kras o Lewis Gregory, e sia Brad Anderson che Matt Moffatt non andranno".
I britannici e gli americani non possono nemmeno ottenere un visto sportivo per la Russia, a causa delle dispute di carattere politico tra i Paesi interessati e dell’impedimento a svariati atleti russi di prendere parte ai prossimi Giochi Olimpici.