Secondo uno studio condotto dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC), nel 2021, 3.891 persone sono decedute in UE a seguito di un incidente stradale alla guida di una motocicletta o di un ciclomotore (circa il 90% uomini). Il dato è inferiore del 25% rispetto al decennio precedente, ma nello stesso periodo le altre vittime della strada sono diminuite di un terzo. In base ai risultati di questo report, l'ETSC ha chiesto all’Unione Europea ed ai Governi degli Stati membri di rendere obbligatori i sistemi di frenata ABS su tutti i nuovi modelli di veicoli a due ruote fino a 125 cc. L'obbligo per le cilindrate superiori è già in vigore per le nuove immatricolazioni dal 2016.

Nel nostro Paese ci sono più di 10 milioni di veicoli a due ruote a motore e nel 2021 i decessi su una moto sono stati 695 ovvero il 24,7% in meno rispetto il 2011, ai quali si aggiungono i 67 che hanno perso la vita su un ciclomotore, il 59,4% in meno rispetto sempre al 2011. Questo, aggiungiamo noi, anche perché i ciclomotori in quei dieci anni hanno conosciuto una riduzione. In totale sono dunque 752 le persone decedute su un veicolo a due ruote nel 2021 e il 26% a causa di un incidente. Il 94% di questi era maschio e il 28% aveva meno di 29 anni.

Urge dunque continuare a porre attenzione soprattutto sui più giovani e dopo le modifiche introdotte nel 2013 in Unione Europea sui requisiti per ottenere la Patente di guida che sicuramente hanno contribuito alla riduzione degli incidenti fatali, secondo l'ETSC è il momento di aggiungere altri limiti. In particolare per guidare un ciclomotore dovrebbe essere sempre obbligatorio un test pratico come già avviene nel nostro Paese, ma tutti gli stati dovrebbero applicare un'età minima di almeno 16 anni anziché 14.

Tra le altre raccomandazioni suggerite dallo studio dell'ETSC c'è anche quella delle ispezioni tecniche che dovrebbero diventare obbligatorie per tutti i motoveicoli e ciclomotori ed è prevista in tal senso una proposta della Commissione Europea entro l'anno.

Non c'è dubbio che molti passi in avanti si dovrebbero fare sul corretto uso del casco ed Europa e Governi nazionali dovrebbero promuovere maggiori informazioni sulle prestazioni di sicurezza dei caschi e di tutti i dispositivi di protezione. Infine l'ETSC raccomanda ai costruttori di autoveicoli di migliorare i dispositivi che rilevano la presenza di motociclisti attraverso le tecnologie di sicurezza attiva.