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ACEM: Sono 300.000 i posti del settore motociclistico a rischio

- Tanti sono coloro che lavorano nell'industria e nell'indotto del settore motociclistico in Europa. L'associazione europea dei costruttori invita governi e UE a collaborare per superare la crisi arrivata con il Coronavirus
ACEM: Sono 300.000 i posti del settore motociclistico a rischio

La pandemia Covid-19 sta minando la salute, ma anche l'economia. Lo sanno bene i Paesi che hanno deciso il blocco di molte attività industriali e dei servizi.

L'ACEM, l'associazione di categoria che rappresenta 18 industrie motociclistiche europee, ha lanciato un appello alla Commissione europea e ai governi nazionali al fine di adottare rapidamente tutte le misure necessarie per aiutare il settore a superare una crisi senza precedenti. Il settore motociclistico, sottolinea l'ACEM, è pronto a collaborare con tutti i responsabili politici per raggiungere questo obiettivo, proteggendo i 300.000 posti di lavoro legati al settore.

“La crisi provocata dal Coronavirus - ha detto Stefan Pierer, presidente dell'associazione e CEO di KTM - metterà alla prova la nostra capacità di affrontare contemporaneamente una grave crisi sanitaria ed economica. Ci preoccupiamo che i nostri dipendenti e partner siano al sicuro e contiamo sui responsabili politici per trovare soluzioni nelle settimane e nei mesi difficili che ci aspettano per spezzare l'onda che altrimenti potrebbe colpire il settore”.

La pandemia COVID-19, scrive la nota diffusa, è una crisi senza precedenti che sta causando danni considerevoli e pesantemente mortali per la salute dei cittadini di tutto il mondo, e che sta minacciando la stabilità economica globale. I settori industriale e al dettaglio sono già gravemente colpiti, compresi quelli del settore motociclistico.

L'industria motociclistica sta compiendo ogni sforzo per proteggere dipendenti e clienti: la salute e la sicurezza pubblica sono la priorità numero uno; nonostante questa necessità, anche la salvaguardia dell'economia europea e la protezione dei posti di lavoro sono assolutamente fondamentali.

La situazione attuale è particolarmente impegnativa per i rivenditori e i produttori di motocicli.
La pandemia in corso ha gravemente interrotto le catene di approvvigionamento, le operazioni di produzione e lo sviluppo di nuovi modelli Euro 5.
Questa interruzione, oltre alle misure di contenimento del virus adottate nelle fabbriche, ha portato a un arresto quasi completo del settore in molti Paesi.

 

Le recenti misure di blocco e rigorose per contenere la pandemia hanno paralizzato anche l'attività di vendita al dettaglio di moto e scooter.
Ciò sta interessando progressivamente tutti i mercati europei, creando incertezze inquietanti per il settore motociclistico. La crisi da coronavirus sta mettendo i concessionari, la maggior parte dei quali sono piccole aziende a conduzione familiare, in condizioni finanziarie estreme. Le preoccupazioni relative al flusso di cassa dovranno essere affrontate attraverso misure di sostegno in ogni paese.

Fonte ACEM

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