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Altroconsumo ancora all'attacco dei test sui caschi

- L'associazione chiede maggiori controlli e migliorie alla normativa in vigore che non sarebbe abbastanza severa. I test sono stati svolti da Altronconsumo sui caschi integrali. L'ANCMA risponde all'associazione
Altroconsumo ancora all'attacco dei test sui caschi

Una normativa da rivedere

Partiamo dalla premessa: Altroconsumo ha sottoposto a test di laboratorio dieci caschi integrali, secondo l'associazione sette di questi non garantirebbero una protezione sufficiente in caso di urto. Non entriamo nel merito del test , ma appoggiamo l'appello di Altroconsumo alla revisione della normativa sulla omologazione dei caschi.
La norma non è oggi abbastanza severa ed è, sotto alcuni aspetti, criticabile. Prevede infatti che il test di laboratorio verifichi l'impatto solo su cinque zone predefinite. Sono inoltre previsti tre diversi metodi di verifica della sicurezza della visiera, cosa che lascia margini di applicazione ai costruttori. Sarebbe meglio prevedere una sola procedura - la più rigida - come suggerito dall'associazione.


Cosa dice il test di Altroconsumo

Altroconsumo  ha sottoposto dieci caschi integrali ai test previsti dalla normativa vigente e ad altri test aggiuntivi e più severi. Di questi solo quattro avrebbero superato i test previsti dalla legge, e solo tre quelli di Altroconsumo.
Siamo favorevoli alla revisione delle procedure oggi impiegate nei test di omologazione dei caschi: più severità equivale a una maggiore sicurezza dei motociclisti.
Non condividiamo invece la posizione di Altroconsumo, che chiede il ritiro dalla vendita di una serie di prodotti che invece risultano avere superato i test previsti dalla normativa oggi in vigore in Italia.


La risposta dell'ANCMA

Abbiamo chiesto all'ANCMA (Associazione Nazionale Costruttori Moto Accessori) di spiegare qual è la sua posizione e se intende adoperarsi per rivedere l'attuale normativa.
Ecco la sua risposta:
ALTROCONSUMO: PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Inutile sensazionalismo da parte di chi non opera con metodi corretti, validi e trasparenti. In relazione al comunicato stampa diffuso da Altroconsumo su alcuni caschi integrali, Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, sottolinea il proprio disappunto e chiarisce elementi discordanti e sui quali è necessario non generare confusione.
Innanzitutto, vale la pena di fare un passo indietro e raccontare il precedente tentativo di Altroconsumo di sostenere una tesi inutile. Tale associazione continua a pretendere di sottoporre a vari test i caschi utilizzando una metodologia e parametri di giudizio assolutamente personali e opinabili. Ma, soprattutto, non conformi alle norme tecniche vigenti.
Come è già accaduto con l’inchiesta relativa ai caschi Jet del 2010 e conclusasi nel nulla dopo che il Ministero dei Trasporti aveva confermato la sicurezza degli stessi, Altroconsumo ha sottoposto i prodotti di diverse aziende ad una serie di test che, per loro stessa ammissione, non erano previsti dalle norme di omologazione o erano effettuati con metodi ed apparecchiature tali da invalidare in parte i risultati
ANCMA da sempre persegue l’obiettivo di tutelare la sicurezza degli utenti della strada. In proposito, collabora a tutti i livelli con gli Enti competenti al fine di aggiornare e migliorare le normative in materia. Sono in corso i lavori che porteranno a definire il nuovo standard omologativo.
Fino al definitivo recepimento internazionale, le aziende rispettano, in fase produttiva e in sede di controllo, tutti i parametri previsti nel regolamento in vigore. Auspichiamo che chiunque decida di investire le proprie risorse ed il proprio tempo, utilizzi metodologie corrette e trasparenti.


 

  • sionoono
    sionoono, Milano (MI)

    ALTROCONSUMO CANCELLATA!!

    leggete qui

    ADUSBEF

    http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=4285&Ricerca=corrispondenza
  • sionoono
    sionoono, Milano (MI)

    la risposta di Arai

    Leggete bene soprattutto alla fine, non si finisce mai d'imparare!!



    Egregio Signor,



    facendo seguito alla sua cortese email, siamo a fornirle qualche delucidazione. Il comunicato ufficiale Arai è presente sul nostro sito internet al seguente link: Link a pagina di Berracing.it



    Dai risultati del test condotto da Altroconsumo abbiamo identificato il lotto di produzione dei caschi oggetto della prova tracciando il numero seriale dei prodotti. Nell’agosto 2011 il laboratorio di prova certificato che garantisce l’omologazione ECE R22-05 del modello Arai Axces ha condotto i test previsti per legge prelevando campioni random dallo stesso identico lotto di produzione utilizzato da Altroconsumo. Tutti i caschi facenti parte di questo lotto hanno dimostrato di rispondere appieno ai requisiti richiesti per l’omologazione. Questo significa che il modello Arai Axces soddisfa i requisiti di sicurezza come definiti dalla normativa ECE R22-05.

    Oltre a quanto sopra riportato, fino a questo momento non siamo nella posizione di poter fare alcuna affermazione contro il risultati del test pubblicato da Altroconsumo, in quanto non sappiamo quale laboratorio abbia effettuato tali test per conto di Altroconsumo.

    Vogliamo comunque sottolineare che:

    Il modello Arai Axces, come ogni modello dell’intera gamma Arai, è progettato per soddisfare i seguenti requisiti interni, in aggiunta a quelli previsti dalla ECE R22-05:

    1. Test di Penetrazione con un cuneo del peso di 3 kg da un’altezza di 3 metri – dove il cuneo non può entrare in contatto con la sagoma che riproduce la testa umana.

    2. Test d’Impatto contro una incudine metallica di forma emisferica di 48 mm – dove il picco di accelerazione non può superare i 275 G.



    Il modello Axces è progettato per rispondere ai suddetti requisiti in ogni punto della calotta sopra la linea di test Snell, e non soltanto in quelli predefiniti indicati dalla ECE R22-05, al fine di offrire una protezione ottimale per chi lo indossa.

    Dagli argomenti stabiliti qui sopra, si evince chiaramente che l’Arai Axces può essere ritenuto un casco che offre una protezione ben superiore agli standard minimi di legge.



    In ogni caso, considerato che i risultati pubblicati da Altroconsumo rappresentano un episodio che arreca danno a questo prodotto e alla marca, decideremo quale tipo di azione sarà più appropriato intraprendere. Faremo un annuncio pubblico ufficiale non appena giungeremo a una decisione in merito.



    Lasciamo invece a Lei il giudizio sulla imparzialità di Altroconsumo, considerando le vicende già vissute nel 2009 con il test sui caschi jet e che:

    - Altroconsumo vende con lo sconto i prodotti usciti meglio dai propri test attraverso un proprio sito Link a pagina di Altroconsumo.it

    - Nel 2006 il Consiglio Di Stato l’ha cancellata dall’elenco delle associazioni dei consumatori (CNCU) perché “non democratica” e perché Euroconsumers S.A. (azienda di cui fa parte Euroconsumo) “è una società che opera nel settore del consumo, che produce utili e soprattutto che può ripartire tali utili tra gli azionisti”. Quindi con fini di lucro.

    Link a pagina di Adusbef.it

    - Altroconsumo conta 345.000 iscritti, ognuno dei quali paga un minimo di 120 euro l’anno, per un totale di oltre 41 milioni di euro l’anno.



    Sperando che questo sia di aiuto, restiamo a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.



    Cordiali Saluti.
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