Anche Pescara propone l'opzione città a 30 km/h
L'ordine del giorno è stato depositato oggi al Comune di Pescara dalla consigliera Simona Barba e ha lo scopo di "riportare la priorità alla persona, e non all'auto, stabilendo la giusta visione per il futuro della città e della Nuova Pescara".
Il documento invita il sindaco e la Giunta a "potenziare i controlli e le sanzioni per garantire il rispetto delle regole; a tutelare quindi le persone più vulnerabili sulla strada, in particolare i pedoni e i ciclisti, i bambini, le persone più anziane", portando i limiti a 50 chilometri orari sulle strade più scorrevoli, e a 30 o 20 nelle zone del centro e residenziali.
"La drammatica perdita di Sofia - scrive Simona Barba - deve diventare uno spartiacque per la nostra Città: a tanto dolore va corrisposta una forte azione che deve avere come obiettivo l'eliminazione degli incidenti dovuti al traffico veicolare. La pianificazione urbana relativa alla mobilità deve mettere al centro la persona, nella sua intera sfera che racchiude salute, vivibilità, fruibilità, sicurezza".
Mettiamo il limite a 10 a questo punto, statisticamente ci saranno ancora meno incidenti no?
E se poi spegnamo le auto e le spingiamo a piedi? Incidenti azzerati! Al massimo qualche raro sfortunato dai riflessi lentissimi.
Ma poi vi sembra sensato stare tutti in fila a 30 all'ora dentro a sti immensi SUV elettrici con 18 airbag 2 radar e 7 telecamere? Questo sarebbe il futuro, la civiltà? La mobilità sostenibile? Tre tonnellate di plastica e acciaio, mezzo quintale di litio e 100 kw per portare un pirla da casa a lavoro.
Ah certo, un pirla sicurissimo, ma aridateci i monopattini a sto punto, che per portare un pirla bastano, e togliete del tutto i SUV: sono sicuro che senza le macchine la pericolosità del monopattino calerebbe statisticamente in modo drastico fino a ridursi a qualche ginocchio sbucciato.