Bologna in protesta: si viaggia a passo d'uomo contro la città 30
Dal primo luglio Bologna diventerà ufficialmente città 30. Significa che da domani il 70% delle strade urbane vedrà il limite di velocità calare dagli attuali 50 chilometri orari a 30 chilometri orari.
La decisione presa ha scatenato diverse associazioni, partiti e le realtà cittadine contrarie al provvedimento. Per protestare ieri i motociclisti e gli automobilisti sono scesi in strada creando lunghe file nelle vie della città, inevitabili quindi i disagi per gli automobilisti all’oscuro della manifestazione.
In molti sono contrari alla decisione presa dal sindaco Lepore: "Siamo al fianco del movimento ‘Una Bologna Che Cambia’ contro la decisione del sindaco Matteo Lepore. La sinistra vive fuori dalla realtà. Invitiamo i bolognesi a sottoscrivere la nostra petizione online per chiedere al sindaco il referendum”, affermano Cristiano Di Martino, segretario cittadino Lega e Matteo Di Benedetto, capogruppo in Comune”.
Aumenta la sicurezza per i pedoni
Ad avvalorare la tesi del sindaco Lepore, Will Media riprende in mano uno studio del 2015: "Go slow: an umbrella review of the effects of 20 mph zones and limits on health and health inequalities" pubblicato sul Journal of Public Health. In questo studio si evidenzia come l'implementazione di zone con un limite di 30 km/h possa ridurre gli incidenti stradali di circa il 25%, in particolare riducendo del 50% gli incidenti dove vengono coinvolti i pedoni.
E voi cosa ne pensate? Abbassando il limite a 30/km/h le strade diventeranno finalmente più sicure?
Quindi sarebbe stato meglio differenziare a seconda della logistica 🤷.