Caro benzina. Cosa succede in Europa?
Oggi dovrebbe prendere forma il pacchetto di misure per contrastare i rincari dei carburanti e gli aumenti in bolletta. Come anticipato quello più immediato e impattante è lo sconto di 15 cent al litro sul prezzo di diesel e benzina.
La Francia adotterà lo stesso sconto a partire dal 1° aprile e per i quattro mesi successivi. Anche gli altri paesi europei si stanno muovendo rapidamente per supportare i cittadini.
In Germania è molto probabile che si scelga di seguire la strada francese dello sconto e il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner ha intenzione di tenere il prezzo al di sotto dei 2 euro. Secondo la Bild lo sconto potrebbe essere di 20 cent al litro.
Arriva dall'Austra invece la richiesta di ridurre l’aliquota Iva minima per i carburanti. Le quote minime infatti sono stabilite a livello europeo e quindi comporta l'attuazione di misure più complesse. Il risultato però sarebbe un provvedimento più flessibile e in sintonia con il variare dei prezzi.
Anche Madrid è al lavoro su un piano di misure per contenere l'impatto dei rincari sulle famiglie. La ministra del Tesoro, María Jesús Montero ha parlato della riduzione della tassazione in alcuni settori o prodotti particolarmente colpiti dall'inflazione. Tra questi potrebbero rientrare anche i carburanti.
Il Belgio ha deciso invece di intervenire sulle accise con un taglio di 17,5 centesimi al litro. La misura è già stata approvata ed entrerà in vigore non appena sarà pubblicata. Inoltre a partire dal 1° aprile l'iva sulle bollette di energia e gas verrà portata al 6%. Il risparmio annuo calcolato sarà di circa 300 euro a famiglia. Il tutto verrà finanziato grazie ai maggiori introiti dall'aumento dei prezzi.
Il prezzo al barile e' piu' basso che nel 2008,ma allora la benza costava 1.30,oggi come ben sappiamo siamo pressoche' a 1 euro/litro in piu'. Solo giochi di speculazione a cui un governo incapace come questo non e' in grado ,o non vuole,porre rimedio.
Intanto le aziende si fermano e la gente non sa come fare per portarsi a casa la pagnotta,gia' duramente messa alla prova da due anni di pandemia ,non commento sulla gestione di quest'ultima,ma ce ne sarebbe da dire a fiumi,anche li'.
Basterebbe eliminare o quantomeno dimezzare le accise,almeno per il periodo di speculazione che continua a portare i prezzi di tutto a cifre folli.
Ma figurati se a Roma hanno voglia di lavorare bene....Anzi,figurati se quelli a Roma,hanno voglia di lavorare,punto!