Attulità

Caro benzina. Cosa succede in Europa?

- In Italia dovrebbe scattare uno sconto di 15 cent al litro. Come stanni rispondendo agli aumenti dei prezzi dei carburanti gli altri stati europei?
Caro benzina. Cosa succede in Europa?

Oggi dovrebbe prendere forma il pacchetto di misure per contrastare i rincari dei carburanti e gli aumenti in bolletta. Come anticipato quello più immediato e impattante è lo sconto di 15 cent al litro sul prezzo di diesel e benzina. 

La Francia adotterà lo stesso sconto a partire dal 1° aprile e per i quattro mesi successivi. Anche gli altri paesi europei si stanno muovendo rapidamente per supportare i cittadini. 

In Germania è molto probabile che si scelga di seguire la strada francese dello sconto e il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner ha intenzione di tenere il prezzo al di sotto dei 2 euro. Secondo la Bild lo sconto potrebbe essere di 20 cent al litro.

Arriva dall'Austra invece la richiesta di ridurre l’aliquota Iva minima per i carburanti. Le quote minime infatti sono stabilite a livello europeo e quindi comporta l'attuazione di misure più complesse. Il risultato però sarebbe un provvedimento più flessibile e in sintonia con il variare dei prezzi.

Anche Madrid è al lavoro su un piano di misure per contenere l'impatto dei rincari sulle famiglie. La ministra del Tesoro, María Jesús Montero ha parlato della riduzione della tassazione in alcuni settori o prodotti particolarmente colpiti dall'inflazione. Tra questi potrebbero rientrare anche i carburanti.

Il Belgio ha deciso invece di intervenire sulle accise con un taglio di 17,5 centesimi al litro. La misura è già stata approvata ed entrerà in vigore non appena sarà pubblicata. Inoltre a partire dal 1° aprile l'iva sulle bollette di energia e gas verrà portata al 6%. Il risparmio annuo calcolato sarà di circa 300 euro a famiglia. Il tutto verrà finanziato grazie ai maggiori introiti dall'aumento dei prezzi. 

  • Grildrig
    Grildrig, Garbagnate Milanese (MI)

    Il ministro Cingolani, alcuni giorni fa, dichiarava che l'aumento del prezzo dei carburanti era frutto di una truffa (così i titoloni dei giornali). Se questo fosse vero (e sembra che lo sia), un governo serio e coerente dà la caccia ai truffatori, li arresta, li processa ed incassa la sanzione. Non si deve privare delle imposte, anche se sarebbe ora di rivederne l'ammontare, a vantaggio dei "truffatori". Quanto sta accadendo dimostra, ancora una volta, che le parole della politica non sono credibili. La Repubblica è sempre quella delle "banane".
  • MAXPAYNE IT
    MAXPAYNE IT, Fusignano (RA)

    Pura speculazione internazionale.
    Il prezzo al barile e' piu' basso che nel 2008,ma allora la benza costava 1.30,oggi come ben sappiamo siamo pressoche' a 1 euro/litro in piu'. Solo giochi di speculazione a cui un governo incapace come questo non e' in grado ,o non vuole,porre rimedio.
    Intanto le aziende si fermano e la gente non sa come fare per portarsi a casa la pagnotta,gia' duramente messa alla prova da due anni di pandemia ,non commento sulla gestione di quest'ultima,ma ce ne sarebbe da dire a fiumi,anche li'.
    Basterebbe eliminare o quantomeno dimezzare le accise,almeno per il periodo di speculazione che continua a portare i prezzi di tutto a cifre folli.
    Ma figurati se a Roma hanno voglia di lavorare bene....Anzi,figurati se quelli a Roma,hanno voglia di lavorare,punto!
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