Moto Guzzi V7 Classic
Equipaggiata col classico 750 cc ed esteticamente caratterizzata dalla linea piatta che integra sella e serbatoio, V7 Classic è godibile e versatile, per riscoprire il piacere di andare in moto macinando chilometri, alla ricerca di nuovi itinerari.
Ma V7 Classic è anche una moto facile, da sfruttare per muoversi in ambito metropolitano, guidando ogni giorno una Moto Guzzi.
Nel 1967 il mercato motociclistico fu scosso dall’apparizione della prima maxi moto italiana: la Moto Guzzi V7 che dette il via a un periodo storico tra i più fulgidi del marchio. Quarantuno anni più tardi, quella storia felice e tutta italiana riprende con la nuova V7 Classic.
Una moto caratterizzata da uno stile unico, che affonda le sue radici nella storia di Moto Guzzi e delle prime V7: della V7 Special, citata nella cromia, nei fregi e nei fianchetti e della V7 Sport, che ne ha ispirato il serbatoio.
Sono elementi inconfondibili - insieme alla ricchezza di cromature e le ruote a raggi - i silenziatori dalla forma a sigaro, i quadranti della strumentazione, chiaramente ispirati a quelli degli anni ’70 e la sella piatta e allungata con la scritta Moto Guzzi che campeggia orgogliosa nella parte posteriore.
Dettagli che creano una sapiente alchimia tra tradizione e modernità di una moto pensata per rispondere alle esigenze del motociclista contemporaneo, alla ricerca di versatilità, economia d’esercizio, affidabilità e rispetto dell’ambiente. Per questo motivo, e a differenza dalla sua antenata, la V7 Classic è una moto leggera e compatta che offre un’immediata sensazione di controllo grazie a una posizione di guida subito naturale.
Moto Guzzi V7 Classic non costringe il pilota a un millimetrico inserimento negli incavi del serbatoio: sulla V7 ci si accomoda in sella nel più classico stile anni ’70, una caratteristica che si rivela una qualità apprezzata anche dal passeggero, grazie alla generosa porzione di sella che la V7 Classic gli riserva.
La posizione delle pedane, leggermente avanzate e il corretto dimensionamento del manubrio completano il profilo di una moto piacevole quanto facile e confortevole.
Al risultato contribuisce anche il ritorno del telaio a doppia culla.
Particolare attenzione è stata dedicata alla geometria di sterzo, con 27°50’ d’inclinazione del cannotto per assicurare stabilità e precisione nei cambi di direzione. La sospensione anteriore, che adotta una forcella Marzocchi con steli da 40 mm, ha un’escursione di 130 mm ed è combinata con l’azione dei due classici ammortizzatori posteriori, regolabili nel precarico molla, che si estendono per 118 mm.
Il comparto frenante si compone di un disco anteriore flottante da 320 mm e uno posteriore da 260 mm.
Le ruote a raggi, da 18 pollici all’anteriore e da 17 al posteriore, con gommatura a spalla alta, restituiscono al veicolo un’eccellente maneggevolezza e grande sensibilità di guida.
V7 è anche il sinonimo di motore bicilindrico con trasmissione a cardano.
Il propulsore della V7 Classic fa parte della serie small block da 744 cc, celebre per la proverbiale affidabilità ed economia d’esercizio, quanto sorprendente nell’erogazione della coppia massima di 54,7Nm, disponibile a 3600 giri/minuto. E se lo scatto non manca, anche la potenza massima (50 CV) è perfettamente in sintonia con il carattere della V7 Classic, una moto che non deve sfidare il cronometro ma, compito non meno difficile, divertire.
Moto Guzzi V7 Classic è già disponibile nel colore Bianco Lunare, al prezzo di lancio di 7.990 euro, chiavi in mano.
Bella, ma prezzo fuori dal mondo.
Come contenuti tecnici, prestazioni e investimenti fatti la Ducati è un altro pianeta, nonostante ciò costa meno.
Non è una politica che ha molto senso.
poco potente e un pò cara