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Fanno enduro nel Parco dei Colli Euganei. Beccati dai carabinieri

- Sorpresi un 33 enne di Este e un 52 enne di Borgo Veneto. Multata anche una vettura in sosta non consentita
Fanno enduro nel Parco dei Colli Euganei. Beccati dai carabinieri

Due enduristi sono stati sanzionati dai Carabinieri Forestali durante un servizio dedicato alla prevenzione e contrasto del transito di veicoli da fuoristrada non autorizzati nel Parco Regionale dei Colli Euganei. 

Tra martedì e giovedi si sono intensificati i controlli delle forze dell'ordine e infatti sono stati sorpresi due motociclisti nell'area del Parco. I due uomini, un 33enne di Este e un 52enne di Borgo Veneto sono stati multati e sanzionati dai militari. Ad essere sorpreso anche il proprietario di un'automobile posteggiata in area non consentita. Anche a lui  stata elevata la medesima sanzione amministrativa.

L'azione di salvaguardia del Corpo Forestale è dettata dall'esigenza di proteggere ecotipi vegetali endemici e particolarmente fragili come i "vegri" e le orchidee, specialmente in queste aree naturali. 

  • andrea.sattin@gmail.com
    Il problema purtroppo è anche dato dal rumore assordante e continuo che va a disturbare la quiete legittima che ogni abitante limitrofo vorrebbe meritarsi. Non è giusto che chi sceglie di vivere in tranquillità sui colli in contatto con la natura si trovi violentato costantemente dai rumori assordanti dei motori. Scorribande di ragazzi che elaborano appositamente la marmitta per fare ancora più rumore a tutte le ore! altri che scambiano i colli per una pista da corsa (tutto gratis ovviamente...) . Mi domando per quale motivo i cittadini dei colli non debbano rivendicare il loro diritto di vivere in tranquillità, senza l'incursione di gente che arriva da fuori a rovinare il paesaggio e la quite
  • Andrew#65
    Andrew#65, Parma (PR)

    Il problema è dibattuto da tantissimo tempo e ultimamente si è inasprito particolarmente a causa del numero sempre maggiore di escursionisti a cui danno fastidio i mezzi motorizzati. L'istituzione di vari parchi e zone protette non sempre ben segnalate, rende ulteriormente complicato muoversi senza il rischio di incorrere in infrazioni, anche molto onerose. Io mi aspetto che la FMI prenda posizione in maniera decisa e definitiva, istituendo regione per regione una serie di percorsi idonei e segnalati dove potere muoversi in tranquillità; diversamente, le moto da enduro non hanno più senso di esistere.
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