Attualità

Francia: obbligo di guanti omologati

- Missione sicurezza: dal 20 novembre entra in vigore la normativa che prevede per conducente e passeggero l’obbligo di guanti protettivi.
Francia: obbligo di guanti omologati

Saranno anche dei mangiarane, ma quando si tratta di aumentare la soglia di sicurezza mostrano di avere le idee chiare: i cugini d’oltralpe, a mettere nero su bianco nuove norme ci mettono davvero un amen.

Così, dal prossimo 20 novembre chi circola su strade ed autostrade francesi guidando un veicolo a due o tre ruote a motore (ad eccezione per i mezzi dotati di cinture e portiere), sarà obbligato a indossare guanti di tipo omologato secondo le modalità CE, con certificazione di resistenza ad abrasioni, tagli e perforazioni.

Un provvedimento meno banale di quanto possa apparire ad una prima, sommaria valutazione: infatti, secondo l’analisi riportata in “Motorcycle Accidents In Depth Study”, indossare guanti di tipo omologato significa attenuare fino al 95% la gravità delle ferite riportate in caso di caduta.

Inoltre, va ricordato come, pur rappresentando solo il 2% del totale circolante in Francia, i motociclisti rappresentano ben il 43% dei feriti gravi in seguito ad incidenti stradali. La classica categoria debole, al pari dei ciclisti e dei pedoni.

Per i trasgressori alla norma, sono previsti sanzioni pecuniarie: 68 euro in caso di controllo da parte delle forze di polizia (ma diventano 45 in caso di pagamento immediato o entro 15 giorni dalla contestazione) e perdita di un punto della patente.

Le decisioni dei cugini francesi sembrano andare alla velocità della luce rispetto a quanto accade da noi: ricordiamo come il “nuovo” Codice della Strada rischia di diventare vecchio prima di essere approvato dal Parlamento (sono ormai anni che se ne parla, a singhiozzo e senza riuscire ad arrivare alla votazione finale).

E chissà che non fischino un po’ le orecchie a quanti interverranno il 14 ottobre all’iniziativa promossa da Confindustria-Ancma dal significativo titolo di “Motociclisti: incentivi per la sicurezza”, per stimolare il Governo a prevedere misure fiscali per favorire la diffusione di air-bag e paraschiena.

Parole, parole, parole… o finalmente qualche fatto concreto?

  • Stefano.Bertuccioli
    Stefano.Bertuccioli, Ceranesi (GE)

    Aggiungo un punto: il costo sociale degli infortuni alle mani non penso sia nemmeno paragonabile a quello per gli infortuni alla schiena o alla testa.
    Credo sia più urgente estendere l'obbligo del casco per i ciclisti che circolano sulle strade aperte al traffico. Secondo voi ha senso che nel 2016 si possa ancora circolare senza casco in mezzo a macchine e camion, su una bici che in discesa ti fa viaggiare tranquillamente a 70 all'ora e più?
    E soprattutto non mi pare di aver visto casi di infortuni alle mani letali. Mentre una bella testata senza casco...
  • Stefano.Bertuccioli
    Stefano.Bertuccioli, Ceranesi (GE)

    provvedimento giusto, va bene, a parole siamo tutti ligi e perfetti. Ma sfido chiunque a girare in scooter in centro città (il tempo fermo ai semafori è superiore al tempo in movimento) in piena estate con i guanti col paranocche. La trovo una norma insensata per diverse categorie. Postini, fattorini, portapizze e simili dovrebbero mettersi e togliersi i guanti 200 volte al giorno?
Inserisci il tuo commento