Moda e moto hanno dimostrato di avere molto in comune. Sono mondi diversi che da qualche anno amano frequentarsi e contaminarsi reciprocamente, tra la passione e il gesto creativo. Specie quando si tratta di capi one-off, cioè unici come le moto custom.

In linea con il suo temperamento, la stilista vicentina Georgette Polizzi porterà a Motor Bike Expo 2019 le giacche da moto personalizzate nello stile d’impatto delle sue creazioni, con sporcature di colore in bianco, nero e grigio sulla pelle rossa.

Esemplari unici, come la personalità fortissima ed esuberante dell’ex protagonista del reality televisivo “Temptation Island”. Le giacche di pelle saranno indossate dalle ragazze del Motor Bike Expo per tutti i quattro giorni dell'evento, e sul palco della premiazione di MBE Award.

Il logo della manifestazione, in programma a Veronafiere dal 17 al 20 gennaio, sarà l’unico elemento grafico che accomunerà i 16 “chiodi” one-off. L’iconico giubbotto da motociclista in cuoio con zip e borchie è una delle tele preferite da Georgette Polizzi nella linea di capi unici “One Shot One Kill”. Da questa contaminazione di moto, stile e moda è nata la collaborazione con Motor Bike Expo, che sull’esemplare unico a due ruote ha saputo costruire un evento motociclistico di rilievo internazionale.

Georgette Polizzi è nata a Vicenza nel 1983 sotto il segno del Toro, ed è conosciuta dal grande pubblico per la sua partecipazione alla terza edizione di “Temptation Island”, il reality in onda su Canale 5. Appassionata di moda, dal 2011 ha cominciato a lavorare come stilista rinnovando e personalizzando capi dismessi, esattamente come fanno i meccanici per costruire le loro special. Archiviata l’esperienza televisiva, nel 2017 ha deciso di mettersi in gioco creando il proprio brand di abbigliamento Georgettepol. Tra le collezioni per uomo, donna e bambino, le giacche custom-made One Shot One Kill riflettono la sua esuberanza: quella “pazzia buona” che sfocia nella creatività, e che la sta sostenendo nel combattere la sclerosi multipla. Il suo modo di affrontare a viso aperto e attraverso i social quella che chiama “la malattia bastarda”, accomuna Georgette ai motociclisti che affrontano con piglio e personalità l’impegnativo viaggio della vita.