I racconti di Moto.it: "Follia"
Cordiale Direttore, scrivo per raccontarle brevemente quanto segue: il 2 marzo 2011 ho ritirato la mia nuova motocicletta. La giornata era così così ma di rinunciare al giretto inaugurale non se ne parlava proprio. Sotto i 25 gradi c’è chi manco immatricola la motocicletta, io invece esco proprio quando il tempo è incerto. Mi piace sentire il vento freddo sul viso, percepire che le gomme hanno una presa approssimativa sulla strada e che tutto è rimesso al mio controllo e alla mia trentennale esperienza di motociclista. Aggiungo che la motocicletta io l’ho acquistata full optional e che il manuale di uso e manutenzione inizia con : “ATTENZIONE: nessuna parte di questa motocicletta è commestibile”. Manuale di trecentosessanta pagine, in sei lingue: mi prende male; il concessionario, gentilissimo, mi ricorda di studiarlo per benino che tra un mese ho gli esami. Pensavo scherzasse, invece scopro che quelli che non hanno superato l’esame hanno trovato da un giorno all’altro la motocicletta con la potenza ridotta, senza nemmeno portarla da un concessionario per il tagliando o un controllo: aggiornamento coatto wi-fi. Va bene, studierò il tomo ma ribadisco il mio disappunto che vorrei Lei, Direttore, facesse proprio.
Promesso di fare il bravo, ho avviato il motore e mi sono diretto verso il passo della Tufa per mettere alla frusta i 200 cv freschi di scuderia e la ciclistica definita “il mezzo più divertente e rapido per congiungere due rettilinei”: vediamo.
Giunto in autostrada provo ad aprire il gas in terza marcia, la propulsione è poderosa ma raggiunti i 130 la spinta si stabilizza e non va oltre; in compenso lampeggia sul cruscotto multifunzione largo quanto un Haipad la scritta “highway limit detected”: ma certo! Il gps integrato ha capito che mi trovo in autostrada e non mi fa sforare il limite, meno male.
Autostrada a sei corsie deserta e 130 all’ora…ma che bel panorama…uh, guarda le pecorelle…ripasso le tabelline a saltare…7 per 7?...teniamoci svegli...
Dopo una mezz'ora di guida da pensionato arrivo finalmente alla strada tutta curve che porta in cima al passo e mi metto a piegare un po’ per rodare le gomme, e qui inizia il mio sbigottimento: in piega cerco di toccare con il ginocchio (per una questione di sicurezza, si capisce) ma non appena la saponetta sfiora il terreno la moto rallenta e si rialza da sola; butto un occhio alla strumentazione: “lean exceeds max angle”. In uscita di curva apro il gas cercando di impennare, per vedere se tutto è ok con la forcella, e la moto sussulta come se avesse l’asma mentre il display recita “no wheelie system”. Mò mi incazzo, penso in francese tra me e me.
Accosto nell’intenzione di prendere il manuale e cercare le istruzioni per bypassare tutti controlli elettronici: mi levo il casco e istantaneamente la moto si spegne. Rimetto il casco, accendo di nuovo, mi levo il casco. Cappero, si spegne ancora! Lo rifaccio un altro paio di volte perché il giochetto inizia a piacermi, fino a quando non inizio a sentirmi un beota. Mi levo i guanti e si apre il vano portaoggetti. Però. 24.000 euro spesi mica male.
Caro Direttore, riporto sommariamente le operazioni che mi sono state necessarie per accedere alla modalità “manual”: premere contemporaneamente i pulsanti c e d, fatto. Nello schermo appare: “pin digit”, e io penso “…azz, il pin?? E chi lo sa??” cerco inutilmente nel libretto…inizio a disperarmi, poi sento un bip dalla strumentazione e leggo “quello del bancomat, scemo!”. Cavolo! La stronza passa dall’inglese all’italiano quando ha bisogno di soldi! Ok, io digito e lei, perversa, replica: “transazione effettuata”. Sono cento euro più leggero ma almeno potrò regolare tutto come pare a me, quindi seguo le istruzioni e accedo alla funzione “manual”, mi viene chiesto dal display: data di nascita: ok, la so; paternità: vabbè, fu Pietro; gruppo musicale preferito: ehhh?? I Pooh, va bene? etero o gay?: e io scrivo etero. “RISPOSTA SBAGLIATA!” campeggia a chiare lettere sullo schermo! Imbarazzatissimo cerco di coprire con i guanti il display prima che qualcuno veda tutto: lei scrive “scherzo”. Ok, Carlo, calma. Calma. E’ tutto sotto controllo, oggi niente outing.
Alla fine di questa procedura sono riuscito a tornare a casa con la moto che faceva esattamente quello che io desideravo, docile e mansueta fino a quando non si sa.
Ora Le chiedo, caro Direttore: ogni mattina scendo in garage e prima di accenderla provo la trepidazione dell'attesa, la gioia dell'incontro, la bellezza di essere in due; arrivo lì e il display mi chiede il pin (e va bene per i cento euro, ma proprio non tollero di essere chiamato “papi”), poi mi propone un itinerario e fa la scontrosa, Le sembra giusto? L’assistenza ufficiale se n’è lavata le mani e non vuole averci nulla a che fare, dice che “è tutto sul manuale di uso e manutenzione”, io sono scoraggiato e deluso. Per lei faccio una follia dietro l’altra ma lei vuole sempre di più. Ho bisogno di aiuto. La prego.
Caro Lettore, siamo a conoscenza di molti altri casi analoghi al suo; la Casa, interpellata sulla sua vicenda, risponde che “il comportamento del veicolo rientra negli standard ed è in linea con quello atteso, così come richiesto dalle vigenti norme sulla sicurezza stradale e sulla facilità di guida.”.
La follia è spesso causa di divorzio, ma più spesso è causa di matrimonio; non le consigliamo di separarsi dalla sua motocicletta a meno che non sia disposto ad affrontare spese di certo notevoli e non coperte da garanzia; ad ogni modo, di fronte agli screzi o alle piccole bizze del mezzo, le consigliamo di provare con un regalino o una cena fuori, romantica. A volte funziona, con le stupide.
Antonio Privitera
Foto dal Web
trent'anni di esperienza??!!!
spero proprio di no ! ! !