Il Gruppo Borsello è noto nel mondo dell’auto perché si occupa da oltre mezzo secolo di rivendita e assistenza, soprattutto dei marchi francesi, in Piemonte e Liguria. Stefano Borsello è, insieme alla sua famiglia, anima dell’attività imprenditoriale. Proprio lui, che non disdegna di guidare auto sportive e potendo anche sfilare alle parate, in occasione del Salone al Parco Valentino, con Automoto.it, ci spiega la nuova avventura.

Tra gli stand dell’Automotive Dealer Day 2019, dove si parla fittamente di quattro ruote, elettrificate, Borsello parla ai nostri microfoni di un’avventura lavorativa nuova, che si estende verso le due ruote. Già, perché fortunatamente si lavora anche oggi con la passione e la passione motociclistica, si sa, è coinvolgente anche più di quella automobilistica.

“Abbiamo acquisito un’importante concessionaria moto astigiana. Il primo motivo è la passione, condivisa con mio fratello (vicepresidente moto club Alfieri di Asti). Il secondo quello di evoluzione possibile nella gestione dei clienti: essendo già presenti con le auto, potremo dare un pacchetto a 360* sulla mobilità. Terzo anche il fatto che vediamo come il mondo moto sia meno evoluto, rispetto all’auto, per i servizi al cliente. Proveremo a estendere il metodo”.

Meno evoluto il contenuto di servizi nel settore, con due ruote in meno, ma più competenti e appassionati mediamente i clienti. Sarà facile coinvolgerli, perché proprio con Yamaha ?

“La Casa ha portata mondiale, con una visione del futuro elettrico molto importante e un potenziale tecnico. La concessionaria è storica, nelle prime cinque per anzianità ed è stato spontaneo cercare di implementare i nostri servizi. Ammetto che ha fatto breccia anche la nostra passione, per mettersi nell’avventura, ma le analisi di mercato fatte ci mostrano sviluppo possibile. Con le macchine poi, so che vendo trasporto, con le moto invece vendo passione.”

Che poi il marchio Yamaha, è tra quelli già pronti ad avvicinare auto e moto, proponendo veicoli a tre ruote.

“Certo, proprio in questo periodo sono proposti test ride, che mi impressionano ogni volta. Ma Yamaha è un colosso che produce mezzi di ogni tipo. A noi interessa soprattutto il potenziale di sviluppo dell’elettrico, conoscendolo già dal gruppo Renault e Yamaha è pronta, anche per quello".