Mercato

Immatricolazioni moto: in Europa calo del 6,27% negli ultimi 6 mesi

- La crisi ha tagliato del 25% il mercato europeo delle due ruote, dal primo semestre del 2008. Le immatricolazioni da gennaio a giugno sono diminuite del 6,27% rispetto allo stesso periodo del 2010
Immatricolazioni moto: in Europa calo del 6,27% negli ultimi 6 mesi


La crisi ha bruciato il 25% del mercato europeo delle due ruote a motore dal primo semestre del 2008.
E le immatricolazioni da gennaio a giugno (879.773) sono diminuite del 6,27% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Rispetto a tre anni prima sono quasi 300 mila in meno.
Lo comunica l'Acem, l'associazione europea dell'industria del motociclo.

La causa principale del permanere della contrazione, secondo l'Acem, è la debolezza dei grandi mercati dell'Europa meridionale (l'Italia è a -16,29%, la Grecia a -26,42% e la Spagna a -16,61%). Anche il Regno Unito è in calo (-2%) e la "silenziosa" ripresa di Germania (+1,73%), Francia (+2,43%), Belgio (+9,1%) e Svizzera (+7,43%) non compensa le perdite. Quanto ai singoli segmenti è la moto a soffrire di più (-7,69%, con una perdita di 48.509 unita), mentre i motorini calano del -3,35% (-10.295 unità).

Sono in controtendenza le due ruote elettriche, che raddoppiano le immatricolazioni fino a raggiungere quota 11.000 unità (erano 5.567 lo scorso anno) e superano le vendite delle auto 100% elettriche.
Attualmente contano per lo 0,3% del mercato europeo.

Il segretario generale dell'Acem, Jacques Compagne, ha chiesto incentivi e ricerca per i mezzi elettrici: "Sono necessari per raggiungere una massa critica", ha detto.

Fonte: ANSA

  • Moto e Sport
    Moto e Sport, Milano (MI)

    non si vende

    Mi spiace leggere tutto cio'
    Crisi o non crisi la moto non si deve vendere,piuttosto un usato che con 4000 euro si trova anche recente ma solo la macchina no!
    Vi prego ripensateci.
  • LOGO01
    LOGO01, Bellaria-Igea Marina (RN)

    Tutto giusto. Crisi, costi ecc.

    Sono un motociclista, appassionato da sempre e so benissimo quanto sia dura mantenere una moto oggi come oggi.
    Ogni volta che faccio un tagliando e un cambio gomme devo accendere un mutuo.

    Perchè le case costruttrici non optano per la costruzione di una moto relativamente economica, con costi umani non da 15.000€ in su!
    le moto di una volta, quelle che non si rompevano mai con costi di manutenzione che ti potevi fare benissimo tu a casa, dove sono finite?
    No, adesso noi chiediamo la moto da 1200 di cilindrata minimo, deve avere sopra i 100cv altrimenti al bar cosa raccontiamo, deve essere piena di elettronica, perchè l'elettronica è cool.
    Bene in fondo è colpa nostra se le case propongono questo e i numeri di vendita mi danno ragione, vedi GS1200 che neanche a farlo a posta supera le 15.000 euro ed è la più venduta.

    Bene case motociclistiche, la pacchia è finita, i ricchi ci saranno sempre, ma saranno sempre di meno con questa crisi mondiale.
    O vi adeguate a fare la moto per il ricco e anche per il povero, oppure arrangiatevi!!!! Aumenterà il mercato dell'usato e sopratutto aumenteranno di valore le moto con bollo e assicurazione ridotti.
    Noi in moto alla fine andremo lo stesso!!! O in un modo o nell'altro.

    Noi "si fa per dire" poveri siamo quelli più motociclisti e appassionati del ricco, ma a te casa costruttrice ti interessa il denaro e degli appassionati veri che ti hanno fatto il vero marketing cioè il passaparola, rendendoti nota grazie ai tuoi sostenitori di marchio, di quelli non te ne frega nulla.

    Adesso che il mercato è in calo e ve la vedete brutta, noi ce ne freghiamo!
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