Intervista a Davide Cattaneo, designer della Byron Special
Moto.it e OJ, in collaborazione con il preparatore milanese OnlyBike, hanno lanciato a settembre un’iniziativa rivolta ai giovani designer.
Come saprete già, Nicolò Bouzin ha vinto il nostro concorso e il suo progetto ha preso vita grazie alle abili mani della ditta OnlyBike. La Honda Bouzin (su base SLR 650) è stata ammiratissima nel nostro stand, dove è stata esposta in compagnia di un’altra grande anteprima di Moto.it al salone di Milano, la Opel Adam realizzata in esclusiva da Drudi e dedicata a Valentino Rossi.
Ma, oltre alla special in carne e ossa, vogliamo ora dare spazio anche agli altri progetti giunti in redazione (quasi 160 lavori). Molti tra questi hanno richiesto giorni di lavoro sia con la matita e i colori, sia al computer.
E hanno visto all'opera tantissimi giovani studenti: in questo modo crediamo di aver centrato l'obiettivo primario dell'OJ Design Contest, ossia dare voce alla creatività e all'impegno dei ragazzi che hanno un talento, tanta passione e che sognano di lavorare un giorno nel fantastico mondo delle due ruote.
Perché sarà anche vero che oggi questa maledetta crisi morde e fa male, ma non c'è cosa più bella che dare sfogo alla propria passione sino a farla diventare una professione.
Eccoci quindi a parlare di un altro protagonista del nostro contest, Davide Cattaneo. Il suo progetto, la Byron Special che vedete sopra, è stato uno dei disegni più apprezzati da voi lettori.
Abbiamo incontrato Davide presso lo stand di Moto.it a EICMA e vogliamo farlo conoscere a voi, come alle aziende che lavorano in questo settore.
Davide ha 23 anni, è di Monza, ma ha deciso di trasfersi a Torino per frequentare il Corso di Transportation Design presso il prestigioso Istituto Europeo di Design (IED).
Dalle aule dello IED di Torino alla homepage di Moto.it
Quanti anni hai e di cosa ti occupi?
«Ho 23 anni, sto attualmente frequentando il terzo ed ultimo anno del Corso di Transportation Design presso l’Istituto Europeo di Design di Torino, prima di iniziare quest'avventura ho frequentato per 2 anni la Facoltà di Farmacia a Milano, ma alla fine la mia grande passione per le moto ha prevalso, e ho deciso in maniera un po’ rocambolesca di cambiare strada».
A chi ti sei ispirato nel disegnare la Byron?
«La moto che ho disegnato parte da lontano, mi sono ispirato al clima che ho respirato durante un viaggio in Australia quest’estate, allo spirito e alla cultura surf in particolare, legato alla libertà e alla voglia di cercare sempre qualcosa di nuovo, e proprio per questo molto affine, a mio modo di vedere, al mondo delle 2 ruote. Attraverso la colorazione e l’utilizzo di elementi caratteristici, quali il legno e le grosse ruote da sabbia, ho cercato di rivivere questo spirito. Ho inoltre preso spunto dalle vecchie Norton degli anni ’60 e dalle Deus, marchio di custom australiano. Il risultato è una moto un po’ cafè racer e un po’ fuoristrada».
Abbiamo capito che ti piacciono le moto, ma quali in particolare?
«Sono un grande appassionato di moto, in pratica non penso ad altro! Fin da piccolo sono sempre stato appassionato di motori, proprio sui primi banchi di scuola ho iniziato a disegnare e il tema era sempre lo stesso, moto e auto. Grazie a mio nonno e a mio zio questa passione è cresciuta a dismisura in brevissimo tempo, spesso infatti capitava che mi portassero a vedere le gare presso il circuito di Monza, vicino al quale abito. Credo che la prima volta che andai al circuito fu a vedere le Formula 1, avevo intorno ai 5 anni, accompagnato da mio padre e mio nonno, me lo ricordo come fosse ieri, incredibile!».
Che genere di moto ti piace?
«Amo ogni genere di moto, fatta eccezione forse per le Harley e modelli simili, ma il cross e l’off road per me hanno un fascino tutto particolare: il fango, i salti, lo sforzo fisico, l’adrenalina, il fatto di poter essere praticato quasi in qualsiasi condizione, mi dà sensazioni che nient’altro riesce a darmi! Anche l’asfalto però mi affascina molto anche se fino ad ora non ho avuto occasione di provare una vera sportiva in pista».
La tua prima moto?
«La mia prima moto è stata un HM Derapage 50, regalatami dai miei genitori quando avevo 14 anni e subito elaborata per farla andare più forte. Non perdevo occasione per cambiare e provare qualche nuovo pezzo: marmitte, carburatori, motori e mille altre cose. All’età di 16 anni sono riuscito ad acquistare una Honda CR250R del 1996, una vera bestia con cui sfogarsi per boschi e mulattiere!».
Che moto hai e che cosa ti piacerebbe avere un domani?
«Attualmente possiedo una Honda CRF250R con la quale faccio cross ogni volta che posso, studi permettendo. Il sogno sarebbe una MV F3, l’ho provata e me ne sono letteralmente innamorato!».
Parlaci dei tuoi studi, riesci a vivere la passione anche sui banchi di scuola?
«Il corso di studi che sto frequentando è molto specifico e incentrato sulle moto e sulla nautica, i corsi di design sono affiancati da corsi tecnici e teorici che servono a dare le giuste competenze per poter realizzare un intero progetto. Ho già realizzato un progetto di moto; attualmente sto lavorando ad un paio di altri progetti, tra cui quello di tesi».
Come hai conosciuto il nostro concorso?
«Sono venuto a conoscenza del vostro concorso tramite lo IED, un’ottima occasione per mettere alla prova le proprie capacità!».
Quanto tempo ci hai messo a realizzare la tua moto?
«Il tempo che ho avuto per realizzare la moto è stato veramente poco, una giornata, dato che sono tornato dall’Australia pochi giorni prima della scadenza del concorso. Certo non mi aspettavo di raggiungere la finale né tantomeno di arrivare secondo nella sezione votata dai lettori, è stata una vera sorpresa!».
Cosa ne pensi della moto che ha vinto?
«Innanzitutto voglio fare i complimenti al vincitore, ha fatto un ottimo lavoro! Mi piacciono molto l’impostazione ‘fuoristradistica’, il frontale ed il codino corto della moto, mi piace un po’ meno invece la parte bassa della carenatura, a mio avviso troppo piatta e senza volume».
Cosa ne pensi della nostra iniziativa?
«Ritengo questo concorso una grande occasione ed esperienza per chiunque, un’ottima vetrina per noi giovani designer che spesso non abbiamo occasione di metterci in mostra e far vedere le nostre capacità! Inoltre avere la possibilità di vedere realizzata la propria moto penso sia il sogno di ogni appassionato!».
E' il primo concorso a cui prendi parte?
«Spero davvero che questo contest venga riproposto nei prossimi anni, è stato il primo concorso a cui ho partecipato ed è stata davvero una grande soddisfazione! Se verrà organizzato ancora sicuramente ci riproverò con ancora più impegno e grinta!».
Ti piacerebbe lavorare un giorno in mezzo alle moto?
«Lavorare nel settore delle moto è il mio obiettivo, come ho già detto ho deciso di seguire i miei sogni e la mia passione, lasciando Farmacia e trasferendomi a Torino. Sto cercando di dare il massimo, mi piacerebbe trovare lavoro in un centro stile e spero un giorno di riuscire ad aprire un mio studio, con annessa officina, dove progettare e realizzare moto su misura per ogni cliente. Ovviamente la strada è lunga e ci sarà molto da lavorare per arrivare a realizzare questo sogno, ma so che la voglia, la passione e la determinazione mi porteranno da qualche parte».
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