Kawasaki ZRX 1200 DAEG 2016
Il filone delle superbike replica della prima ora, quelle che si rifacevano alle quattro cilindri schierate nel campionato AMA statunitense a cavallo fra anni Settanta e Ottanta, ha avuto una discreta diffusione in Italia verso la fine degli anni Novanta e i primi del Duemila. Kawasaki è stata una delle più attiva del settore proponendo la serie ZRX, prima 1100 e poi 1200, in tre allestimenti: naked, S e R. Poi il successo delle naked della serie Z ha rimpiazzato le ZRX, ma non in Giappone dove questo genere di moto continua a essere molto apprezzato.
Tant'è che Kawasaki ha da poco messo in vendita l'edizione 2016 della ZRX 1200 DAEG, equipaggiata con il ben noto motore a quattro cilindri in linea ulteriormente affinato. E' un bialbero 16 valvole raffreddato a liquido da 110 cavalli (e con coppia massima di 10,9 kgm a 6.000 giri) racchiuso in un classico telaio a doppia culla in tubi di acciaio. Tradizionale anche il resto della ciclistica, con tanto di forcella telescopica, coppia di ammortizzatori posteriori Öhlins a serbatoio separato, forcellone tubolare con capriata di rinforzo inferiore, freni con profilo a margherita e ruote da 17 pollici. Il peso è di 246 kg, e questo dato denuncia il tipo di progetto altrettanto tradizionale e poco spinto nel contenimento degli ingombri e dei pesi.
Ma la cosa non è critica in sè, quando si pensa al resto delle modern classic attualmente in vendita. Perché nel fiorire di tante proposte che guardano al passato, anche una superbike dei tempi andati potrebbe forse trovare spazio anche da noi. Che ne dite?
La ZRX 1200 DAEG resta per il momento confinata in Giappone, dove costa 1.172.880 yen nella versione base (circa 8.900 euro) e 1.317.600 yen (10.000 euro tondi) nella Special Edition, limitata a 400 unità, visibile in queste foto e che andrà in vendita a inizio 2016.
serbatoio , sospensioni, pesi, posizione di guida sono gli stessi?
mi piace molto la R ma non se ne trovano a prezzi ragionevoli, avevo pensato di modificare eventualmente una S nella parte frontale
sinceramente un risposta poco convincente