La caduta di Morgenstern sottolinea l'importanza del casco integrale
Thomas Morgenstern, tre volte campione olimpico di salto con gli sci, durante gli allenamenti di venerdì 10 gennaio 2014 è stato protagonista di una rovinosa caduta sulla rampa di Kulm, in Austria. Durante il salto Morgenstern ha perso il controllo dello sci sinistro precipitando da un’altezza di sei metri. Cadendo ha sbattuto schiena e testa scivolando lungo la pista privo di sensi.
L’atleta è stato immediatamente soccorso e fortunatamente si è ripreso ed è riuscito a parlare, muovendo braccia e gambe.
L'incidente dello scitatore porta d'attualità il tema dell'uso del casco integrale nella disciplina del salto in alto: ci rendiamo conto che potrebbe limitare la visibilità durante l'esecuzione del salto con gli sci dal trampolino, ma probabilmente avrebbe potuto salvare la faccia dell'atleta Thomas Morgenstern che invece ha riportato danni dovuti allo sfregamento del viso sulla pista.
Il casco jet è ovviamente omologato per questa disciplina dalla federazione internazionale di sci, quindi dal punto di vista regolamentare non c'è nulla da eccepire.
Ci permettiamo però di suggerire l'impiego delle "mentorine" del tipo impiegato anche sui caschi jet da moto, oggi sempre più diffuse.
Non limitano la visibilità, non sono protettive come un casco integrale, ma offrono comunque una protezione valida al viso. E sono per questo indicate soprattutto nella guida in città dove si verifica il maggior numero di incidenti con traumi facciali.
Senza integrale non avrei più la mascella inferior
Dannatio1057
Ti porto un esempio sciocco ma fresco fresco(perchè io predico bene ma, a volte, razzolo male):
Domenica scorsa facevano provare le minimoto ai bambini, io naturalmente ho portato mia figlia (8) che se da grande vorrà il motorino dovrà saperci andare.
Detto questo i bambini venivano accompagnati passo passo senza essere mollati un attimo dagli istruttori, questo mi ha tranquillizzato e, prendendo sottogamba la difficoltà, non le ho messo (per pigrizia e/o dimenticanza) le ginocchiere che avevo nello zaino.
Con il fatto che mia figlia un pò ne mastica, a volte la faccio "guidare", l'istruttore l'ha lasciata per farla andare da sola.
Nel momento in cui la piccola ha avuto il gas "libero", non più trattenuto dalla mano dell'adulto, naturalmente il polso ha girato a full, la moto è partita, l'istruttore (eroico) si è buttato per fermarla (c'erano transenne vicine).
Morale ginocchia sbucciate e pianti per mia figlia, orgoglio ferito di suo padre per caduta della prima volta e polso massacrato per l'istruttore.
Quando ero giovane il casco non era obbligatorio e, purtroppo, per molti miei coetanei è stato fatale.
Molti hanno avuto salva la vita da questo obbligo ma sai quanti dicevano "non vado più in moto"? probabilmente l'avrò detto anche io.
Era l'85 se non sbaglio e questa una delle poche leggi intelligenti che ho visto approvare.
Dico a cuore aperto che se mettessero un air bag funzionale e obbligatorio, senza andare sulle protezioni classiche, al di là che sarebbe una gran rottura di scatole,non sarebbe una pessima idea.
Salvaguardare gli organi vitali non è una cattiva idea.
Poi sono il primo, come te, che se vado alla spiaggia (o anche solo in ufficio) non indosso abbigliamento tecnico.
Ciao