La casa di Noale presenta la nuova arma per il Mondiale SBK 2009, RSV4
Aprilia RSV4
L'azienda di Noale torna al Mondiale Superbike. Lo fa con un pilota vincente, Max Biaggi (4 titoli mondiali nella Classe 250, di cui 3 proprio con Aprilia), e una moto sulla carta assai temibile: RSV4.
Con 31 titoli iridati e 250 vittorie nel Motomondiale e 8 vittorie in Superbike negli ultimi sedici anni, Aprilia ha le corse nel suo DNA.
Forte di questa tradizione sportiva, Aprilia presenta RSV4, la moto che, nella stagione 2009, riporterà il marchio veneto nel mondiale Superbike.
Una moto pensata, sin dal foglio bianco, per le competizioni e per questo progettata e sviluppata interamente nel reparto corse di Noale.
Figlia del reparto corse Aprilia
Quattro cilindri, 999 cc e una potenza ai massimi livelli nella versione corsa, la nuova moto, che debutterà nel mondiale Superbike 2009, è una macchina rivoluzionaria che, come è nella tradizione di Aprilia, segue linee progettuali e di realizzazione del tutto innovative.
Lo schema motore a V, l'impiego massivo dell'elettronica, la leggerezza e la compattezza estrema sono solo alcune delle caratteristiche che la rendono unica al mondo. L'approccio alla progettazione e alla costruzione di Aprilia RSV4 è stato quello proprio del reparto corse.
Anche la versione stradale di RSV4 beneficia delle straordinarie competenze tecniche acquisite in due decenni di vittorie nel motomondiale e adotta le più avanzate soluzioni impiegate oggi nelle moto da Gran Premio: RSV4 si caratterizza così per la sua natura esclusiva di vera racing replica.
Vdi 65° e Traction Control
Aprilia RSV4 è spinta dal motore più potente mai costruito da Aprilia. Un quattro cilindri a V di 65° - architettura che lo rende unico tra tutti i motori di supersportive nel mondo - nel quale l'ingegneria motoristica più raffinata si sposa ai materiali più pregiati e alle più avanzate soluzioni di gestione elettronica.
Il motore Aprilia utilizza infatti una tecnologia Ride by Wire multimappa, soluzione che apre nuove frontiere nella gestione del motore, con possibilità di sviluppo pressoché infinite di controllo dell'erogazione di potenza e di controllo di trazione (già presente nella versione racing).
L'architettura a V stretto ha consentito la realizzazione di un motore con ingombro longitudinale incredibilmente ridotto favorendo la centralizzazione delle masse e la realizzazione di una ciclistica estremamente performante (interasse compatto, forcellone lungo). Inoltre, un quattro cilindri con questa configurazione risulta così stretto da permettere alesaggi maggiori a tutto vantaggio di una maggiore respirazione e del raggiungimento di regimi più elevati a tutto favore dell'ingombro trasversale, fondamentale per l'aerodinamica e per la maneggevolezza (caratteristica per la quale le moto Aprilia sono storicamente un punto di assoluto riferimento sullo scenario motociclistico).
Il basamento è monoblocco con canne cilindro integrate, per offrire il massimo della rigidezza e della costanza di rendimento. E i condotti di aspirazione sono a lunghezza variabile. Ogni bancata ha un servomotore dedicato che opera esclusivamente sui due rispettivi corpi farfallati. In questo modo l'apertura delle quattro farfalle e conseguentemente la quantità di aria iniettata può essere gestita in modo indipendente. Una soluzione che apre nuove frontiere nella gestione elettronica del motore sull'erogazione di potenza per arrivare a un controllo di trazione avanzatissimo e integrale. A sottolineare l'indole racing di questo propulsore il cambio è estraibile e la frizione è dotata di sistema antisaltellamento.
Ciclistica da corsa
Aprilia RSV4, pensata e progettata per la pista, nasce "naturalmente" con le possibilità di regolazione che caratterizzano le macchine racing. La moto Aprilia più potente mai prodotta si distingue così per le molteplici opportunità di regolazione della ciclistica: il telaio a geometria regolabile offre naturalmente la possibilità di variare parametri quali l'inclinazione del cannotto di sterzo (grazie alle boccole di sterzo intercambiabili) ma anche il posizionamento del forcellone e persino quello del propulsore. Anche la tecnologia di costruzione è quella delle corse: telaio e forcellone di RSV4 sono realizzati in alluminio con parti ad elevato spessore accoppiate a parti in lamiera a sezione variabile.
La componentistica è del massimo livello e prevede forcella e ammortizzatore Ohlins - così come l'ammortizzatore di sterzo dedicato - freni Brembo con pinze monoblocco e cerchi in alluminio forgiato.
Lo sviluppo dello stile di Aprilia RSV4 ha seguito la stessa filosofia che ha caratterizzato tutto il progetto. Senza alcuna concessione a scelte che fossero puramente estetiche, l'anima racing di Aprilia RSV4 è evidente nel disegno di ogni singolo componente. La carena, disegnata in galleria del vento, è ridotta ai minimi termini. Così il sistema telaio/motore è libero alla vista.
Il triplo faro anteriore rende RSV4 riconoscibile dal primo sguardo,
il codino, estremamente leggero è slanciato verso l'alto.
RVS4
ORGASMO,QUELLA DI VARIARE IL PROPULSORE FINO AD OGGI PER NOI
COMUNI MORTALI UN UTOPIA
Mamma Mamma
Però quante fantasie...