sicurezza stradale

La Cisa e i tassi

- È una delle statali più belle da fare in moto. Invita alla guida brillante, alle belle pieghe. Ma il tutto dovrebbe restare nei limiti del buon senso. Invece pochi imbecilli...
La Cisa e i tassi

È una delle statali più belle da fare in moto. L'ho scritto spesso e l'ha detto pure Nico Cereghini, quindi ci possiamo fidare. E non facciamo gli ipocriti, invita alla guida brillante, alle belle pieghe. La facciamo apposta.
Ma il tutto dovrebbe restare nei limiti del buon senso. Invece ieri le prime salite dopo Fornovo mi hanno ricordato che era sabato pomeriggio, non il solito orario serale infrasettimanale (che prediligo per raggiungere i suoceri, che sono toscani). Tanti, tantissimi motociclisti sulla strada. La grande maggioranza corretta. Impegnata nella bella guida, certo, ma senza strafare.
Poi c'erano loro, gli imbecilli. Gruppi di amici ingarellati tra loro, impegnati in sorpassi a limitatore. L'urlo dei motori oltre la linea bianca. In ingresso e in uscita di curva, incuranti delle auto e delle moto sull'altra corsia. Lo ripeto, dei veri imbecilli. Non trovo altre parole.

Di notte sulla Cisa. Basta coprirsi, perché fa freddo, e andare piano a causa dei tanti animali a bordo strada. E' un passo suggestivo
Di notte sulla Cisa. Basta coprirsi, perché fa freddo, e andare piano a causa dei tanti animali a bordo strada. E' un passo suggestivo

La passione per la moto è un'altra cosa

Cinque o sei individui su oltre 80 chilometri di strada. Pochi, ma sufficienti a toglierti la serenità nell'affrontare la curva successiva. Della serie freni puntati e... "ne spunterà un altro?".
Poi non lamentiamoci, se per colpa di pochi la gente che vive sui passi e le forze dell'ordine ci prendono di mira. Hanno ragione loro. Ma la cura forse c'è: le teste calde sono poche, una rumorosa minoranza. In compagnia isoliamola, facciamola sentire fuori posto e fuori dal tempo. La passione per la moto è tutta un'altra cosa. Io tornerò a fare come i tassi. Sulla Cisa, ma di notte.

  • Motoguxxi
    Motoguxxi, Sondrio (SO)

    Concordo con diversi commenti precedenti. Anche io ho ormai rinunciato da tempo a percorrere passi alpini il sabato. Piuttosto mi prendo un giorno di ferie spot e me la godo (comunque non sono uno smanettone). Oppure esco la domenica mattina quando ancora è buio... e per una manciata di ore non vengo sommerso dal traffico. Abitando in una valle piccola cn un'unica direttrice se ti vuoi divertire i passi li devi fare quasi per forza.
  • Garyfisher
    Garyfisher, Varmo (UD)

    Salve a tutti,io non esco più il sabato e la domenica,ormai è troppo pericoloso ma io per fortuna posso permettermelo.
    Eppure vivo in Friuli che è notoriamente meno trafficato ma nei fine settimana troppe ambulanze girano in montagna a soccorrere questi piloti...
    Anche se qui ci sono strade strettissime e tornanti avvitati meravigliosi,tipo la val Preone o la forca di Pani,poco conosciuti e assolutamente non frequentati da questi individui perché strade troppo lente e tornanti troppo assurdi. Il problema è che per arrivare là devi per forza condividere parte di strada con questi "motociclisti".
    Il problema è sempre quello:la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri. Saluti.
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