Malossi Day 2015, in pista con gli scooter preparati
In occasione del finale di stagione dei Trofei Malossi, lo scorso weekend ci siamo fiondati all' International Raceway di Adria, dove si sono affrontati i migliori specialisti del circus multicolore della nota Casa bolognese. Oltre 120 i piloti presenti, provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo, tra cui Olanda, Slovenia, Francia e Giappone. Ma questa volta, purtroppo, non ci siamo andati per prendere parte al Trofeo, anche se in pista in mezzo ai numerosi scooter da competizione ci siamo stati, ma per provare le novità dei kit Malossi disponibili per alcuni degli scooter presenti oggi sul mercato. Senza farci scappare l'occasione di testare un vero e proprio “cinquantino” da competizione, come il temibilissimo Piaggio Zip da Trofeo.
Ed ecco che in un batter di ciglia ci siamo ritrovati nuovamente quattordicenni, quando alle prese con il primo scooter comprato dai genitori, o sudato con i soldi risparmiati da tante paghette e lavoretti estivi, iniziavamo a metterci mano, passando ore e ore nel box di casa, montando la tanto sognata marmitta rovesciata a espansione, il filtro racing e il carburatore maggiorato che ci facevano impazzire a quei tempi. Sempre alla ricerca di uno spunto maggiore, o di quella velocità in più che ci bastava per farci strappare un sorriso ebete ad ogni apertura del gas. Ovviamente consapevoli che il codice della strada non permetteva questo tipo di modifiche, naturalmente.... Ma ammettiamolo: chi da ragazzino sul suo cinquantino non lo ha mai fatto?
Certo, con gli anni si cresce, e questo vale anche per i mezzi e le cilindrate che ci accompagnano nel nostro, si spera lungo, percorso motociclistico. Ma tornare ragazzini, anche solo per pochi istanti, è una sensazione che ti lascia quel giusto sapore di malinconia, incoscienza e spensieratezza che solo a quell'età si può avere. E grazie a un'azienda italiana come la Malossi, che può vantare ben 85 anni di esperienza, abbiamo potuto riassaporare in pista il gusto che solo uno scooter con kit omologato sa dare. Il nostro approccio con i mezzi a disposizione è avvenuto gradualmente, partendo con una simpatica Vespa GTS 125 e proseguendo con l'Honda Forza 125, per poi terminare con il mezzo più pompato presente sul circuito, il Piaggio Zip SP del Trofeo Malossi, da 70 kg per 33 cv!
Vespa GTS 125 Super
La mamma di tutti gli scooter mantiene sempre il suo fascino. Elegante anche quando il contesto non è dei suoi preferiti, acquista a nostro parere quella grinta in più grazie alle modifiche tecniche apportate da Malossi e anche estetiche, con l'aggiunta di un cupolino Sport Screen. Sotto l’abito della sorella maggiore GTS 300 Super troviamo un nuovo gruppo termico con un cilindro da 75,5 mm di alesaggio e 48,6 mm di corsa. A cambiare voce ci pensa un elegante scarico RX Black omologato, ammortizzatori posteriori Twins e un bel ammortizzatore anteriore RS24, una frizione automatica regolabile, albero a camme Power Cam, variatore Multivar 2000 e a frenare il tutto pastiglie MHR SYNT all'anteriore e al posteriore.
Usciamo dalla corsia box per immetterci nel rettilineo di Adria. Rimaniamo sorpresi da quanto sia corposa l'erogazione del motore, sempre fluida senza il benché minimo calo di potenza. Anche in uscita di curva la risposta è rapida e la nostra Vespa si comporta egregiamente, con un motore che gira sempre allegro e repentino nella risposta del gas. Nei cambi di direzione e negli inserimenti in curva le sospensioni ci regalano un'inaspettata sicurezza, cosa che ci permette ad ogni giro di poter spingere un po' di più sulle pedane alla ricerca di un angolo di piega sempre maggiore. La frenata non delude mai, ad ogni pressione della leva del freno le pastiglie lavorano perfettamente anche quando le pinzate si fanno decisamente più aggressive, senza andare mai in crisi.
Diciamo che girare sul tracciato di Adria con una Vespa, mentre uno sciame di Piaggio Zip preparati ti sfreccia accanto ad ogni rettilineo e ingresso curva, è stata un'esperienza che non sono sicuro di voler augurare agli amici. Potevamo soltanto immaginare le facce sbalordite dei piloti in sella ai loro Zip da Trofeo mentre ci passavano accanto, chiedendosi se non avessimo sbagliato strada. Ma tutto sommato la nostra Vespa GTS 125 Super è riuscita a cavarsela egregiamente e farci sicuramente divertire.
Honda Forza 125
Esteticamente il Forza, con la sua linea sportiva, potrebbe trovarsi facilmente a suo agio in mezzo ai numerosi TMAX da trofeo presenti sulla pista di Adria, se non fosse per il motore di piccola cubatura. Ma se stuzzicato a dovere tra i cordoli non rinuncia a mostrare tutto il suo carattere, grazie soprattutto al kit Malossi messo a disposizione. Poche le modifiche apportate dall'azienda bolognese; le più sostanziali riguardano la marmitta RX omologata e il variatore Multivar 2000 che danno al piccolo ma sportivo 125 una risposta del gas fluida senza fastidiosi effetti on-off.
Il motore non ne guadagna granché in aggressività, anche se rispetto alla versione standard il cambiamento è abbastanza percepibile, riuscendo a metterci quasi a nostro agio anche in pista. In curva il feeling è buono, anche se la poca luce a terra ci fa subito trovare il limite, costringendoci ad ogni curva a non forzare troppo l'angolo di piega. Andando ad agire sulle leve del freno si nota con piacere che i dischi a margherita Whoop Disc e le pastiglie Brake Pads MHR SYNT lavorano perfettamente, andando a sopperire a quella leggera lacuna dell'impianto originale in termini di decisione. E' qui, quando si decide di aumentare leggermente il ritmo, che invece la forcella fa sentire i suoi limiti e le sospensioni in generale risultano essere troppo morbide. Questo ci fa ricordare che il Forza 125 è pur sempre uno scooter cittadino e non troppo adatto ad un utilizzo tanto racing.
Piaggio Zip SP Trofeo Malossi
Eccoci finalmente arrivati al tanto desiderato, sognato (da ragazzino) e ammirato Zip SP Trofeo Malossi. Ci avviciniamo a lui con un po' di timore, mantenendo sempre una certa dose di rispetto e senza prenderci troppe confidenze. Come si dice, nella botte piccola c'è il vino buono, e in questo caso di piccolo ci sono soltanto le dimensioni, perchè sotto alla veste prettamente racing si nasconde un toro scalpitante che non vede l'ora di potersi sfogare. Di originale rispetto al modello di serie c'è ben poco e le modifiche apportate da Malossi sono veramente troppe per elencarvele tutte. Tra le più importanti e sostanziali sicuramente spicca il nuovo carter RC One dalla cilindrata di 94 cc da 33 cv e il nuovo gruppo termico Flanged Mout Testa rossa. Il tutto racchiuso in soli 70 kg di peso. Un rapporto peso potenza che raccomanda prudenza al primo contatto.
Saliamo in sella. La posizione di guida non è delle più comode e lo spazio per muoversi è molto ristretto. Il posteriore è alto e ci ritroviamo subito caricati sull'anteriore, questo appunto ci aiuterà soprattutto in fase di accelerezione quando ci troveremo ad avere a che fare con una ruota anteriore che non ne vuole sapere di stare a terra. Dalla corsia box agiamo millimetricamente sulla leva dell'acceleratore dirigendoci verso l'ingresso pista. Trovarci con lo scooter in braccio per aver dato troppo gas sin da subito sarebbe un attimo. Al di sotto degli 8.000 giri la trasmissione sembra rotta e solo superata questa soglia si avverte un innesto cattivissimo. Tutti i 33 cv del nostro piccolo Zip iniziano a farsi sentire, con un'accelerazione impressionante che ci costringe a spostare tutto il peso del corpo ancora di più sull'anteriore, naturalmente desideroso di puntare verso l'aria. In rettilineo, a gas spalancato, ci siamo ritrovati a superare senza grossi problemi le Yamaha R125 da Trofeo.
Dopo il primo giro di apprendistato iniziamo a spingere un po' di più. I cambi di direzione sono repentini ma in percorrenza lo Zip non si scompone mai. Sempre preciso, mantiene bene la traiettoria impostata grazie anche al kit sospensioni RS24/10-R. Solo la frenata ci è sembrata un po' brusca, ma stiamo pur sempre parlando di un mezzo da competizione. In uscita di curva apriamo tutto, spingiamo con il corpo sull'anteriore per evitare l'alleggerirsi della ruota e ci ritroviamo in un attimo a raggiungere sul rettilineo i 130 Km/h.
Lo Zip SP ci ha regalato emozioni indescrivibili ma abbiamo capito che servirebbero intere giornate in pista per entrare completamente in sintonia con il mezzo, per poterlo sfruttare a pieno, e lasciarsi alle spalle quel timore revidenziale che giustamente ci ha accompagnato nei nostri giri in pista.
La novità Malossi
Malossi ha presentato a Adria una novità esclusiva, un nuovo carter motore RC-one Yamaha-Minarelli, dedicato agli scooter con motore Yamaha da 50 cc. raffreddati a liquido. Questa novità non necessita nessuna modifica al telaio originale, potendo così ospitare al suo interno tutta la linea di prodotti Malossi destinati alla gamma RC-One. Una nuova soluzione che garantisce così a Malossi, insieme al RC-One Piaggio, di coprire il 99% degli scooter sul mercato.
Il basamento del cilindro e la sede della valvola lamellare ora sono stati inclinati di 10°gradi rispetto all’asse albero-ingranaggi originale. Questo ha finalmente consentito ai tecnici Malossi di posizionare gli attacchi motore davanti all’impianto di alimentazione, punto debole dei carter motore Yamaha/Minarelli di serie. Tutti i carter RC-One per Yamaha vengono forniti completi di tutto il necessario per essere installati sul proprio scooter. La lunghezza del nuovo carter motore, rispetto a quella di serie, ora è di 15 mm più lungo.
Date le notevoli differenze tecniche rispetto all’unità di serie Malossi ha deciso di includere nella confezione anche la valvola lamellare, i coperchi, un perno ruota speciale per utilizzare la ruota posteriore originale e renderlo perfettamente intercambiabile con cerchi e mozzi Yamaha/Minarelli. E’ previsto come optional anche un parafango posteriore speciale per proteggere e mantenere pulito il carburatore, ora posizionato posteriormente. E infine il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno a quello dell'RC-One Piaggio ad un costo di 516,06 euro.
Caratteristiche Tecniche
Coppia Carter, materiale pressofuso in lega di alluminio silicio ad alta resistenza meccanica.
Carter completi di cuscinetti 5,150 Kg.
Interasse albero motore, albero frizione 270 mm.
Cuscinetti albero motore 20 x 47 x 14.
Paraoli FKM più PTFE.
Valvola lamellare VL 18.
Collettore X360 Ø 28 lunghezza 27.
Raccordo liquido di raffreddamento maggiorato: ø esterno 18mm ø interno 13,5mm.
Cuscinetto asse ruota 20 x 47 x 14.
Perno ruota.
Astuccio a rulli ingranaggi misura 16 x 22 x 12.
Foto di IBUZ Group.com