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Marzocchi riparte grazie a VRM

- Il 2016 è cominciato bene per 70 ex dipendenti della Tenneco Marzocchi. L'azienda di Zola Predosa riprenderà la produzione grazie alla VRM che annovera fra i sui clienti anche BMW, Ducati e Ferrari
Marzocchi riparte grazie a VRM

La lunga vicenda che porta il nome di crisi industriale ha visto la parola fine, alla vigilia della feste natalizie, per 70 dei 94 ex dipendenti della Marzocchi. La storica azienda di sospensioni per moto era passata sotto il controllo del colosso americano Tenneco nel 2008, ma l'estate scorsa era arrivato lo stop produttivo. Diversa, fortunatamente, la situazione della divisione sospensioni per MTB e bici.

Il 21 dicembre, con la firma al Tavolo di salvaguardia della Città metropolitana di Bologna, si è quindi conclusa positivamente la vicenda per settanta dipendenti della Tenneco Marzocchi che passeranno alla VRM, azienda che ha sempre sede a Zola Predosa e che già a luglio aveva formalizzato l'interesse all'acquisizione di Marzocchi.

La VRM, lavorazioni meccaniche di precisione, è nata nel 2004, si occupa di progettazione e realizzazione di prototipi, di lavorazioni meccaniche di precisione su componenti in alluminio, magnesio e acciaio. Fra i suoi principali clienti ci sono marchi del settore motociclistico e non quali Ducati, Ferrari, MV Agusta, BMW, Ghial; per alcuni di questi ha lavorato anche Marzocchi in passato. Il fatturato 2014 della VRM è stato di 37 milioni di euro e i dipendenti a quella data erano duecento, impegnati negli impianti di Zola Predosa e Ubersetto, provincia di Modena.
m.g.

  • risa60
    risa60, Canzo (CO)

    Se in Italia le banche facessero le banche, molti nuovi gruppi di giovani imprenditori si affaccerebbero sul mercato delle imprese, ma sappiamo che non è così purtroppo.
    Le banche finanziano i " soliti noti " che spesso spremono il limone e dopo buttano tutto.
    Quante realtà sono scomparse, perché nessuno aveva le possibilità economica di rilevarle, forse qualcuno ricorda come è risorto il marchio Triumph, basterebbe avere Idee e coraggio due cose che in questo paese non mancano, però dimenticavo questo paese non da tante possibilità a chi non è nato in un ricco casato.
  • mantide73
    mantide73, Camposampiero (PD)

    Premetto da subito che non ho mai avuto simpatia per gli yankee. La marzocchi ha subito lo stesso trattamento che ha subito un noto marchio automobilistico Saab, le multinazionali usano una politica affaristica molto semplice, comprare, sfruttare il più possibile ( nel caso Saab/marzocchi) la loro tecnologia e successivamemte buttarle via quando non servono più. Però c'è anche da dire che il comportamento di molti impremditori italiani non è stato sempre all'altezza delle varie situazioni, un po' per mancanza di passione, un po' per la corsa ad arricchirsi il prima possibile. Tutto questo ha fatto si che molte aziende italiane sono andate in mani straniere, tanto per citarne alcune Ducati, dainese.
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