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Milano. Sensori dell'angolo cieco sui camion: sì o no? Arriva la risposta

- Il Consiglio di stato ha fatto dietro front sulla sentenza del Tar relativa ai sensori dell'angolo cieco sui camion. Ecco cosa cambia, nuovamente, per tutti i mezzi pesanti che circoleranno a Milano
Milano. Sensori dell'angolo cieco sui camion: sì o no? Arriva la risposta

La sicurezza di tutti gli utenti della strada deve essere tutelata, sempre al meglio, tuttavia quelli che oggi sono definiti gli "utenti deboli" della strada - ora lo siamo ufficialmente anche noi motociclisti - devono avere un particolare occhio di riguardo, sia verso il prossimo che verso se stessi. Particolare attenzione ai motociclisti, pedoni e ciclisti deve essere prestata in egual modo dagli automobilisti e dagli autisti dei mezzi pesanti. 

Putroppo, negli ultimi mesi, abbiamo assistito a una serie di tragedie a Milano: tanti ciclisti hanno perso la vita rimanendo coinvolti in incidenti stradali con mezzi pesanti. Al fine di contenere (bisogna comunque continuare a farlo) quella che si poteva quasi paragonare a una vera e propria strage a Milano, si pensò di dotare tutti i mezzi pesanti, i camion e i mezzi pubblici dei sensori dell'angolo cieco. Una mossa che per molti, ha avuto poco, pochissimo senso.

A darci il proprio parere sui sensori dell'angolo cieco sono stati proprio i nostri lettori camionisti, in questo articolo trovate degli spunti di riflessione molto interessanti.

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Ribaltata la sentenza del Tar

Ora però arriva un altro colpo di scena. Il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del Tar e confermato il diritto del Comune di Milano di imporre ai camion che vogliono entrare e circolare nell'Area B l'obbligo di essere dotati di sensori dell'angolo cieco, noti anche come "sensori salvaciclisti". Questo obbligo è stato introdotto dalla Giunta comunale in risposta alla serie di incidenti mortali che hanno coinvolto ciclisti nel corso del 2023.

Questi incidenti, caratterizzati dalla stessa dinamica, vedono spesso il conducente del veicolo pesante non accorgersi della presenza di un ciclista al suo fianco e, senza rendersene conto, investirlo.

Il ricorso

Il 23 novembre 2023 i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da sette imprese di autotrasporto, supportate, in via di assistenza, da due associazioni di settore: Assotir e Sistema Trasporti. Secondo il Tar, i Comuni non hanno il potere di introdurre divieti simili, anche se limitati ad una zona a traffico limitato come l'Area B. La competenza in materia di sicurezza stradale spetta infatti allo Stato e si tratta di una competenza esclusiva.

I sensori tornano obbligatori

L'interpretazione del Tar non ha trovato accordo tra i giudici del Consiglio di Stato. Questa decisione ha portato quindi alla redazione di una sentenza di 40 pagine con la quale viene ribaltata la decisione del Tar dello scorso novembre.

Secondo il Consiglio di Stato, con le sue deliberazioni "il Comune di Milano ha limitato la circolazione in una zona della città imponendo un divieto di circolazione circoscritto ad alcuni veicoli e ad alcuni giorni della settimana e orari e prevedendo al contempo alcune deroghe a detto divieto. Così facendo il Comune di Milano ha esercitato il potere conferito ai Comuni dal decreto legislativo 285 del 1992”.

È chiaro quindi che i camion dovranno tornare ad avere i sensori dell'angolo cieco, tuttavia non sono state date direttive sulle tempistiche. L'assessora alla mobilità Arianna Censi sulla decisione: "Torna tutto come prima perché non è stato cambiato nulla del dispositivo, ovviamente daremo il tempo di adattamento. Considereremo un tempo più lungo in ragione di questa sospensione. Daremo il tempo di attuare le prescrizioni. Sono molto contenta perché penso che sia una scelta di buonsenso e aiuterà a migliorare la sicurezza in città. E forse rappresenterà anche un esempio per il resto dell’Italia”.

Fonte: Il Giorno

  • Paolo661511
    Paolo661511, Castel San Pietro Terme (BO)

    Non ho dubbi sul fatto che gli "utenti deboli" se ne approfittino.
    A volte pagando con la vita.
    Poi ne fanno le spese gli altri.
    Ennesima regola con cui gli amministratori ribaltano il problema sugli utenti (forti) della strada.
  • ilbardoblu
    ilbardoblu, Milano (MI)

    Io quando vado in bici in città,mi posiziono ben lontano dai camion,so bene che potrebbero non vedermi,e poi,non passo col rosso,non vado contromano,non faccio le inversioni a u,non faccio gli sms quando pedalo e alla sera accendo le luci della bicicletta,io.
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