Ministero per la transizione ecologica. Cos'è e cosa fa?
E' stata Donatella Bianchi, presidente del WWF, ad annunciare che "ci sarà un Ministero della transizione ecologica". Il Governo Draghi inserirà nel gruppo dell'esecutivo una nuova figura destinata a "fondere le competenze per lo sviluppo economico, l'energia e l'ambiente" come avera anticipato Beppe Grillo sempre nella giornata di ieri. I Cinque Stelle avevano fatto grandi pressioni perché venisse instituito questo ministero e il fatto che Draghi abbia acconsentito avrà un peso sul voto dei Grillini.
Sia Donatella Bianchi che Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, hanno sottolineato come Draghi abbia prestato molta attenzione alle raccomandazioni delle associazioni e le reazioni all'annuncio sono state molto positive. Ma in concreto di cosa dovrà occuparsi il futuro Ministro della Transizione Ecologica?
L'esempio indicato da Grillo è quello francese (ma anche di Spagna, Svizzera e Costa Rica), dove il ministro accorpa le competenze di Sviluppo e Ambiente. A seconda di Paesi ha mansioni leggermente diversi, ma gli obiettivi da raggiungere sono sostanzialmente gli stessi. Si tratta agevolare politiche di sviluppo economico che di pari passo contribuiscono al benessere ambientale e di conseguenza quindi sociale. Ha competenze in materie come l'energia e la transizione verso le fonti rinnovabili, le tecnologie verdi e tutte quelle attività che incidono sul clima e l'ecosistema. Ma non solo, in Francia ad esempio ha anche competenze su prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, sicurezza industriale, dei trasporti e delle infrastrutture.
In Spagna ha il compito di anche di conservare la biodiversità e di instaurare un modello produttivo e sociale più ecologico. Inoltre si occupa anche di demografia e dello spopolamento dei territori. In Svizzera si chiama "Dipartimento federale dell'Ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec)" e come si evince dal nome oltre a occuparsi di materie di attinenza all'impatto ambientale (trasporti, fonti energetiche, ambiente e trasporti) dirige anche le comunicazioni. In diversi Paesi europei è centrale il fatto di far comprendere alla popolazione l'importanza delle politiche green. Tanto che per ogni attività viene preventivato un budget (a volte anche sostanzioso) da destinare alla comunicazione dell'attività stessa, in modo che abbia un impatto anche sulla consapevolezza dei cittadini e non solo sull'ambiente. In Costa Rica, oltre a molti dei compiti già citati, il ministero per lo sviluppo ecologico, si occupa anche di vigilare sull'uso sostenibile delle risorse naturali.
Riassumendo: ambiente, clima, energie rinnovabili, trasporti, infrastrutture e comunicazione. Il Ministro dell'ecologia sarà un supereroe dell'ambiente con un enorme portafoglio che avrà il compito di traghettare l'Italia nell'era della green economy e di far capire agli italiani che l'ecologia oltre che ad essere di per sé un valore aggiunto è anche una fonte di profitto.
Diamogli almeno una possibilità, prima di giudicare.
Una transizione gestita è meglio che andare allo sbaraglio.
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https://www.milanofinanza.it/news/le-auto-elettriche-sono-la-priorita-piu-bassa-per-migliorare-il-clima-202102101925573998