elettrica da corsa

Mission Motors presenta la Mission R: elettrica da competizione

- Il propulsore MissionETV, le parti speciali Öhlins, Brembo e Marchesini, un telaio rivoluzionario e il design innovativo fanno di Mission R la candidata numero uno al podio delle competizioni per moto elettriche
Mission Motors presenta la Mission R: elettrica da competizione


Mission Motors presenta Mission R: la moto da corsa elettrica più all'avanguardia mai vista finora.
Con i componenti e i software MissionEVT,  il progetto rivoluzionario del telaio ideato da James Parker, e il design all'avanguardia di Tim Prentice della Motonium Design, la Mission R si impone da subito come la moto elettrica da corsa più  potente, "intelligente" e decisamente al top della categoria. Componenti speciali Öhlins, Brembo, Marchesini ne completano il pacchetto racing.

Il propulsore MissionEVT eroga 141 CV e 155 Nm, che vanno a spingere i 247 kg di peso. Mission R è dotata di batterie da 14,4 Kwh collegate ad un motore AC trifase, che in fase di frenata innesca un sistema di recupero energia, il tutto personalizzabile tramite diverse mappature.

Aspettiamo di vederla all'opera nelle competizioni dedicate, per confermarla regina tra le elettriche da gara anche in pista, oltre che "sulla carta".

  • Aquila della notte
    Aquila della notte, Savignano sul Rubicone (FC)

    BELLE

    Sono belle ,non inquinqno ,non fanno rumore(importantissimo cosi le forze dell'ordine non ti sentono arrivare) cone consumi la corrente elettrica costa meno della benzina , coppia motrice da paura una volta sistermate le batterie! comunque attualmente si puo disporre di un autonomia di 150 kn circa se fossero gia in vendita in larga serie sono convinto che non ci farebbero rimpiangere i motori a scoppio ,è solo questione di abitudini
  • Kalosghero3184
    Kalosghero3184, Venezia (VE)

    Sacramen

    I dati a nostra disposizione sono pochini, ma qualche considerazione si può fare. Quando si parla di motori elettrici i riferimenti coppia/velocità vanno considerati in modo totalmente differente rispetto ad un motore a scoppio. Un motore sincrono trifase alimentato con un modulo a controllo vettoriale (al di la del nome altisonante è un comune inverter simile a quello montato sui condizionatori di casa nostra) non ha una curva coppia/numero di giri definita, ma si può impostare qualsivoglia curva di coppia/numero di giri. Quindi si può far girare un motore elettrico alla velocità di 1 giro/min facendogli erogare la coppia massima e questo non significa far "cappottare" la moto, significa solo che la moto andrà avanti moooolto lentamente e non basteranno 10 uomini a spingere contro per fermarla ;) Con una moto elettrica puoi tranquillamente impostare qualsiasi curva copia/n° di giri in funzione delle esigenze di guida, l'unico limite fisico è rappresentato dalla potenza nominale del motore (che è funzione della coppia massima e delle velocità massima di rotazione del motore stesso).
    Quindi puoi pensare di partire a coppia massima costante con una rampa di velocità ben definita (ad esempio quella massima possibile senza far cappottare la moto)... in quel caso non sentiresti il classico "calcio" dell'entrata in coppia tipico dei motori a scoppio... ma solo perchè non hai avuto bisogno di aspettare che il motore "entri" in coppia visto che sei già partito da subito "in coppia"!!!! Se ci pensi bene è una goduria strepitosa!!! Peccato per le batterie poco performanti... bisognerà aspettare ancora qualche altro anno!!!!! Infine, dai un'occhiata ai link postati da Pilotino o guarda su youtube le gare del campionato mondiale delle moto elettriche TTXGP e vedi come filano!!!! ;)
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