Epoca

Bollo per moto d'epoca e youngtimer: resta l'esenzione. Cancellato l'emendamento

- Pericolo scampato per le moto con età da 20 a 29 anni per le quali un contestato emendamento prevedeva l'abolizione degli attuali benefici fiscali
Bollo per moto d'epoca e youngtimer: resta l'esenzione. Cancellato l'emendamento

L'Italia è uno dei pochi paesi europei ad avere una imposta legate al possesso di un veicolo.
Esisteva da alcuni anni, ed è stata reitrodotta nel 2019, una agevolazione fiscale che riguarda le auto e le moto. Attualmente se queste sono certificate e registrate di interesse storico e collezionistico, di età compresa fra i 20 e i 29 anni per le quali è prevista la riduzione del bollo del 50%.

Oltre i 30 anni il bollo non è dovuto, purché non si tratti di mezzi adibiti a uso professionale, ma si paga una tassa di circolazione forfettaria che anche in questo caso ha alcune eccezioni, vedi la Lombardia che non la richiede, di circa 30 euro l'anno se il veicolo viene utilizzato. E sempre che i mezzi risultino iscritti nei registri storici di ASI, FMI, Storico Fiat, Storico Lancia e Storico Alfa Romeo.

L'agevolazione prevista per i mezzi dai 20 ai 29 anni sarebbe stata però abolita dall'emendamento 7.0.20 proposto nel Decreto legge fiscale in discussione in questi giorni. Una proposta che aveva sollevato numerose contestazioni.
Nella seduta serale del 30 novembre delle Commissioni Finanza e Lavoro del Senato l'emendamento è stato ritirato.

Del resto, come sottolinea l'Automotoclub Storico Italiano (ASI) per voce del suo presidente Alberto Scuro, “I veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazione sono lo 0,15% del parco veicolare totale e l’1,14% del parco veicolare ventennale: numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante”.

Nella Legge finanziaria 2019, dopo che tra il 2015 e 2018 erano state eliminate le tutele per le youngtimer, era stato ottenuto un abbassamento della pressione fiscale che, ricorda sempre Scuro, avrebbe causato la dispersione di parte del patrimonio motoristico nazionale e l’indebolimento dell’indotto.
Anche dal punto di vista ambientale l'incidenza di questi veicoli è modesta visto a percorrenza annua contenuta.

Alla fine stavolta ha prevalso il buon senso.

  • r11ka1ra
    r11ka1ra, Lagosanto (FE)

    Bocciata la proposta di legge, contenuta in tre identici emendamenti firmati da alcuni esponenti di Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e presentati al disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale, è intitolata “Abolizione della riduzione della tassa automobilistica per particolari categorie di veicoli”
    Questi Partiti politici volevano fare pagare la tassa per intero.
  • mario-lopresti11
    mario-lopresti11

    purtroppo , al governo c'è gente che proprio non si intende delle cose di cui si occupa , non si rendono veramente conto di quello che fanno . Vi ricordate , l'introduzione del passaggio della tassa di circolazione a quella di possesso ? , quante moto sono state rottamate , e quante sono state comprate da tedeschi e Francesi ? tutto Per incassare poche lire . Nessuno di loro , per incompetenza ,si mai reso conto che così si sarebbe distrutto un patrimonio
    tecnico e storico unico al mondo , senza contare dei danni all'indotto ,meccanici/restauratori /ricambi ecc.
    Una delle ultime fesserie ,costosissima, quanto inutile e fallimentare è stata l'introduzione del reddito di cittadinanza , concepito per invogliare a trovarsi una occupazione , con l'aiuto dei navigator . Cioè , delle persone che non sono state in grado di trovare un lavoro per se, dovrebbero occuparsi di trovarne uno per altri ??!! .
    Ne avrei molto altro da dire , ma sono già uscito dal seminato...
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