Motociclisti morti in pista a Imola: una condanna e due assoluzioni
La sentenza pronunciata dal Gup di Bologna Gianluca Petragnani Gelosi, nel processo per le morti dei motociclisti Alessandro Tasselli, il 12 aprile 2010, e Gabriele Nannini, l’8 agosto dello stesso anno avvenute in pista a Imola, è stata di condanna a un anno per Walter Sciacca, ex Amministratore Delegato di Formula Imola. Assoluzione invece per Michele Ciarlariello, organizzatore delle prove libere sul circuito, e per Simone Magnani, responsabile dell’ufficio tecnico dell’Autodromo.
I tre erano accusati di omicidio colposo dai PM Antonello Gustapane e Manuela Cavallo. La contestazione era di non aver adottato, in virtù delle rispettive competenze, le necessarie cautele in pista, sia per segnalare la curva a sinistra di novanta gradi della Variante Bassa, sia per attenuare l’impatto di una possibile uscita di pista in quel punto.
Omissioni che, per l’accusa, avevano portato agli incidenti.
«È una sentenza corretta e equilibrata. - ha commentato il difensore di Magnani, l’avvocato Gabriele Bordoni - È pacifico che, al di là delle considerazioni di ordine generale, la posizione di Magnani era del tutto estranea: non aveva nessun ruolo e nessuna veste per assumere iniziative, se queste erano da assumere». Come ricordato le due cadute mortali avvennero durante sessioni di prove libere.
Fonte, il Resto del Carlino
per la redazione
Discorso del piffero...