Motori elettrici e tecnologia Euro 5 da Bosch
Ma che ci fanno un paio di scooter tra tante moto?
A Boxberg c’è spazio anche per la mobilità dolce, quella ad emissioni zero, che soprattutto nelle metropoli del prossimo futuro è destinata a ritagliarsi uno spazio sempre maggiore.
Per gli spostamenti urbani a raggio medio-corto basati su propulsori elettrici, settore nel quale da circa un anno Bosch ha esordito con un progetto di scooter-sharing a Berlino ed in prossima espansione a Parigi, sono previsti due sistemi: il primo, pensato per veicoli con potenze fino a 3 kW, prevede il motore alloggiato sul mozzo del veicolo, mentre il secondo, ideale per scooter con maggiore richiesta energetica, è un classico propulsore centrale, con cinghia di trasmissione ad attivare la ruota posteriore.
Le caratteristiche più interessanti degli scooter elettrici vanno oltre le loro doti dinamiche, pure non disprezzabili in termini di prestazioni, almeno restando in ambito Codice: all’ottimo spunto in partenza, infatti, grazie alla tecnologia evoluta che li distingue presentano caratteristiche di versatilità e funzionalità inedite consentendo, per via del dialogo possibile tra sistema di bordo, smartphone del proprietario ed app dedicate, di visualizzare il livello di carica disponibile, avere indicazioni sul luogo di parcheggio, controllare la velocità e limitare l’erogazione della potenza, in modo da aumentare l’autonomia.
E poi dicono che gli scooter non sono intelligenti…
Pronti per l’omologazione Euro 5
I più scrupolosi hanno da tempo segnato sul calendario la prossima scadenza: per quanto ancora piuttosto lontana, in verità, conviene pensarci con un po’ di anticipo.
Parliamo della ventura omologazione Euro5, che per i veicoli a due ruote è prevista in due fasi distinte: i primi ad esserne interessati, a partire dal 2020, saranno i nuovi veicoli di categoria “L” (da «learning», cioè usati per apprendere: comprende ciclomotori, veicoli a 3 e 4 ruote con motore da 50 cc o più, ma con velocità massima limitata a 45 km/h), poi sarà estesa a tutti i veicoli.
Lo scopo è di avere motori più efficienti e rispettosi dell’ambiente, capaci di consumi bassi e di grande efficienza.
Obiettivo ambizioso, invero, al cui raggiungimento Bosch, oltre che con l’adozione di nuovi iniettori più lunghi e dal getto ancor più controllato, propone di impiegare l’EMS (Engine Management System), piccolo computer che sfruttando sensori di controllo posti sul catalizzatore e modernissime tecnologie, è in grado di ridurre i consumi fino al 16%, abbattendo nel contempo le emissioni,
Il tutto però senza incidere sul carattere del motore, e quindi sulle prestazioni.