Nuova Ducati Multistrada 1200: intervista a Sabbioni e Pennisi
Multistrada 1200 2013. Ce ne parla il responsabile di progetto
Stiamo provando in questi giorni la nuova Multistrada. Ce ne parla Federico Sabbioni, il responsabile del progetto Multistrada 2013.
«Abbiamo evoluto il Testastretta 11° migliorando l'erogazione del motore. La moto deve essere godibile anche a bassi carichi, tipici dell'andatura cittadina. La moto va forte, ma deve anche essere utilizzabile ogni giorno. Abbiamo lavorato in sala prove e su strada per migliorare i cicli di combustione e renderli uguali tra loro».
Come cambia il motore?
«Abbiamo aggiunto una seconda candela su ogni cilindro. Abbiamo riprogettato il lay out dell'iniezione, ora lo spray della benzina si diffonde meglio. Infine abbiamo dotato il Testrastretta, che ora si chiama DS, doppia accensione, dell'immissione di aria secondaria per completare la combustione lungo la linea di scarico».
Adottate il sistema di sospensioni intelligenti, come lavorano?
«L'altro contenuto saliente sono le sospensioni semi attive sviluppate da Ducati. Minimizzano gli scuotimenti delle sospensioni ed enfatizzano in piacere di guida nell'andatura turistica. Il sistema fornisce di continuo il setting per avere il migliore comfort. Ci sono due elettrovalvole che gestiscono, davanti e dietro, la taratura delle frenature. Nella configuarzione Sport offrono un controllo elevato anche in pista. Il nostro sistema consente di interagire con altri sistemi di bordo, come ABS e ride by wire, e riceve informazioni che attraverso altri algoritmi permettono di modificare le frenature idrauliche».
Debuttano i Pirelli Angel GT
Salvo Pennisi (Pirelli) ci descrive le caratteristiche del nuovo pneumatico di questa Multistrada 1200.
«Come al solito con Ducati abbiamo voluto studiare qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse combaciare con lo spirito che loro hanno voluto conferire alla gran turismo, dandogli quello che serviva nel migliore dei modi a livello di pneumatici. Quindi abbiamo sviluppato l’Angel GT che va nella direzione che Ducati ha voluto conferire alla Multistrada, quindi un pneumatico destinato alle lunghe distanze, chiaramente con una declinazione da gran turismo. E’ il primo pneumatico Sport Touring bimescola e grazie anche alle innovative tecnologie e alla geometria (il profilo 190/55-17) siamo riusciti a fare un passo in avanti proprio in questo comparto. Abbiamo un’altissima componente di silice ben dispersa nel composto che garantisce -grazie anche al disegno ottimizzato- una capacità elevata di aderenza sul bagnato. Una fascia centrale più orientata verso la durata che quindi consente percorrenze che, rispetto al precedente Angel Street sono del 15% superiori».
Ora lo proviamo suilla Multistrada, ma sarà possibile montarlo anche su altre moto.
«Sì, per ora è in esclusiva sulla Multistrada. Poi verrà presentato all’Eicma e quindi nel 2013 sarà disponibile anche in diverse misure e quindi per altre motociclette».
MULTISTRADA 1200 2013
Le novità della gamma
Il model year 2013 di Multistrada amplia la gamma precedente con quattro modelli ben distinti. La 1200 standard è il modello base, con acceleratore ride-by-wire e Ducati Safety Pack, che offre al pilota il controllo di trazione DTC e il nuovo ABS Bosch 9ME. La 1200 S Touring aggiunge a quanto sopra manopole riscaldate, borse rigide e cavalletto centrale oltre alle sospensioni DSS (Ducati Skyhook Suspension).
La 1200S Granturismo alza ulteriormente la posta. Valigie maggiorate, bauletto posteriore, faretti supplementari a LED e una maggior protezione aerodinamica, oltre ad offrire il manubrio rialzato (di 20mm) alla dotazione di primo equipaggiamento degli pneumatici Pirelli Angel ST che sostituiscono i più aggressivi Scorpion Trail delle altre versioni. La 1200S Pikes Peak, infine, è sostanzialmente una versione S con livrea ispirata alla MTS vincitrice dell'edizione 2012 con Carlin Dunne, scarico Termignoni in carbonio (omologato) e cerchi Marchesini a tre razze forgiati.
Sospensioni innovative
Inutile girarci attorno: sono loro le star dello spettacolo. La forcella rovesciata da 48mm e il mono
posteriore Sachs sulle versioni S (la base offre forcella Marzocchi da 50mm) offrono un controllo semi-attivo dell'idraulica, che viene regolata continuamente per garantire sempre un assetto ideale al veicolo. Sulla base delle sollecitazioni che la guida o il fondo stradale trasmettono alle sospensioni, la centralina regola di conseguenza la frenatura in compressione ed estensione, ottenendo l'assetto più adatto a quel frangente. La sensazione che ne deriva - dichiara Ducati - è quella di essere appesi al cielo con un gancio. Skyhook, appunto.
Il sistema lavora ovviamente su diversi sensori: accelerometri verticali posti sulla base di sterzo e sul telaietto posteriore comunicano dati relativi alle masse sospese, mentre ulteriori sensori localizzati sul piedino forcella e sul forcellone, forniscono input relativi alle masse non sospese. Il sistema incrocia poi tutti questi dati con quelli derivanti dalla guida, acquisiti grazie all'accelerometro longitudinale del Traction Control, ed elabora il tutto prendendo a riferimento un punto fissato al di sopra della moto. In cielo - di nuovo, Skyhook.
Ovviamente, tutto il sistema cambia nel suo livello di intervento a seconda del riding mode selezionato, orientandosi verso una maggior comodità o rigore nella guida. Le impostazioni di serie possono venire configurate dal pilota per ciascuno dei riding mode (Sport, Touring, Urban ed Enduro) e variano anche nel precarico molla a seconda del carico impostato - pilota, pilota con bagaglio, pilota con passeggero, pieno carico.
ABS di nuova generazione e frenata combinata
Il Ducati Safety Pack, patrimonio della MTS1200 a partire dalla versione base, sfrutta ora il nuovo ABS Bosch 9ME, che a differenza dell'implementazione precedente varia la sua azione a seconda del Riding Mode impostato al momento, con tre possibilità di intervento. Il livello 2 assicura l'equilibrio tra anteriore e posteriore senza rilevamento del sollevamento della ruota posteriore per la guida in modalità Sport, il livello 3 consente l'ottimizzazione dell'azione frenante combinata nella modalità Touring e Urban con rilevamento del sollevamento della ruota posteriore per la massima sicurezza.
Il livello 1, infine, offre le massime prestazioni per l'uso off-road, eliminando il rilevamento del sollevamento del posteriore e consentendone la deriva in frenata con applicazione dell'ABS al solo anteriore per una durata preimpostata in secondi.
Il sistema di frenata combinata tra l’anteriore e il posteriore incrementa la stabilità utilizzando quattro rilevatori di pressione, uno nella pompa radiale anteriore, uno in quella posteriore, uno sul circuito della pinza anteriore e uno su quello posteriore, per ottimizzare la frenata posteriore in funzione di quella anteriore.
Testastretta 11° DS: arriva la doppia accensione
Il Testastretta 11°, che aveva debuttato proprio sul primo modello sulla Multistrada 1200, si evolve ulteriormente con una serie di aggiornamenti che danno come risultato un'erogazione più regolare ed un valore di coppia superiore (+0,6kgm) grazie a diversi accorgimenti. Gli iniettori sono stati riposizionati per dirigere il loro getto verso il dorso della valvola d'aspirazione che, con la sua maggior temperatura rispetto alla parete del condotto, favorisce la nebulizzazione della carica fresca in ingresso. In camera di scoppio, invece, una nuova doppia accensione (DS, Dual Spark appunto) velocizza ed ottimizza la combustione. Risultato: miglior rendimento e minori emissioni.
Restando in argomento, quest'ultima versione del Testastretta 11° (il valore indica l'incrocio delle valvole, ridotto rispetto ai 41° che caratterizzava la declinazione sportiva del propulsore 1198) è dotata di un sistema di iniezione aria secondaria simile a quello impiegato sulla Panigale, che lascia entrare attraverso una valvola monodirezionale aria fresca prelevata dall'airbox sul condotto di scarico. Anche qui, migliora il rendimento e calano idrocarburi e monossido di carbonio.
Invariata la potenza massima - 150cv - e la trasmissione con frizione antisaltellamento in bagno d'olio, così come gli intervalli di manutenzione extralunghi. A suo tempo, fu proprio la Multistrada 1200 ad allungare a 24.000km la pausa fra un intervento e l'altro di registrazione valvole del sistema desmodromico.
Riding Mode e ponte di comando
Anche qui non cambia quasi nulla: Sport, Touring, Urban ed Enduro non mutano la loro personalità rispetto alla precedente 1200, pur aggiungendo l'ABS all'equazione. L'intervento del sistema antibloccaggio è ovviamente più prudenziale nella modalità Urban per diventare leggermente più libera in Touring e ancora di più in Sport, fino a disattivare diverse delle sue funzionalità per la guida in fuoristrada tipica del riding mode Enduro. Allo stesso modo, il Traction Control cambia nel suo intervento così come, sulle versioni S, il comportamento delle sospensioni.
Non cambia nella sostanza nemmeno la strumentazione, che mantiene il cruscotto del modello precedente
(niente pannello TFT come sulla Diavel…) pur mostrando tantissime informazioni sul display LCD a matrice di punti.
Novità invece per l'illuminazione, affidata ad un faro anabbagliante a LED che si aggiunge alle posizioni. Tecnologia LED anche per i faretti della versione Granturismo, la cui accensione è gestita da un blocchetto dedicato sul manubrio. Il parabrezza è più largo ed alto, con una nuova regolazione manuale centrale azionabile con una mano sola al posto dei due registri del modello 2012.
Colorazioni
Le Multistrada 1200 e 1200 S Touring sono disponibili in rosso o nella bellissima nuova colorazione cromo opaco, in elegante contrasto con il telaio grigio racing e con borse laterali cromaticamente coordinate nella versione S. La Multistrada 1200 S Pikes Peak 2013 sfoggia orgogliosamente la nuova livrea Ducati Corse, rossa con banda bianca e con telaio rosso, mentre il modello Granturismo è rifinito in un sofisticato grigio touring con telaio grigio racing. Tutti i modelli della famiglia Multistrada montano cerchi con finitura nera.
roberto 7071
Ma hai scritto delle grosse imprecisioni rispetto alla GS.
Potrei dirti che nel misto stretto sono proprio queste le moto che vanno meglio e più veloci, sulel nostre strade.
Una panigale su queste strade è in difficoltà sia per raggio di curvatura che sopratutto per il fondo stradale che s'incontra e ha un limite tanto più alto da non poter essere nememno avvicinato su questo tipo di strade.
Autovelox permettendo. Mi piacerebbe sapere che moto hai...
Bella a chi piace e a buon prezzo per chi ha i sol