Napoli, Falchi in moto contro un’auto: il sovrintendente Vivenzio non ce l'ha fatta
Il sovrintendente della Polizia di Stato, Gianni Vivenzio, non ce l’ha fatta. Per undici giorni ha lottato tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, dopo l’incidente in sella alla sua Ducati Multistrada 950 in servizio presso il Commissariato San Ferdinando Sezione Falchi, a Napoli. Troppo gravi le conseguenze del trauma cranico riportato, con il 54enne che ha dovuto arrendersi alla peggiore delle sorti.
Da 31 anni in servizio, il sovrintendente Vivenzio e il suo collega Stefano Cascone stavano inseguendo in sella alla Ducati di servizio un’auto in fuga, dalle parti di Chiaia, quando da un incrocio è sbucata una Ford Focus station wagon. L’impatto è stato inevitabile, con il sovrintendente Vivenzio che è stato scaraventato violentemente a terra. Era il 6 aprile scorso.
Immediati i soccorsi e il trasferimento presso il più vicino ospedale. Inizialmente i suoi parametri vitali sembravano essere stati stabilizzati, poi, però, la situazione è peggiorata fino al tragico epilogo. Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni, tra cui quello del ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, che ha aggiunto: “Desidero rinnovare l'apprezzamento e la riconoscenza per il prezioso lavoro svolto quotidianamente dalle donne e dagli uomini delle forze dell'ordine a servizio dei cittadini, mettendo a rischio la loro vita”.
-
kevin#34, Roma (RM)dispiace sapere che sia andata a finire nel peggiore dei modi, ma come scritto precedentemente, svolgere il proprio mestiere nel migliore dei modi non dovrebbe mai andare a discapito della propria sicurezza e questo dovrebbe valere per tutte le categorie di lavoratori, falchi in moto inclusi
-
lupus30, Albiate (MB)spiace sentire queste cose. ma è stato chiarito se aveva il casco o no? trauma cranico per incidente in città fa supporre di no. ma come si fa? inconcepibile, senza giustificazioni alcune.