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Pharaons 2005, 2.a tappa, Baharia - Sitra Road

- Pharaons 2005, 2.a tappa, Baharia - Sitra Road
SECONDA TAPPA: BAHARIA-SITRA ROAD PROVA SPECIALE: 360,46 Km TRASFERIMENTO: 0 Km TOTALE: 360,46 Km LA TAPPA Una boucle attorno a Baharia, ancora alcuni chilometri veloci poi si affrontano innumerevoli passaggi tra dune di sabbia spesso molto insidiose. La pista è da subito ben tracciata e visibile e ci porta dapprima verso est, poi verso sud costeggiando la falesia di Baharia su un terreno scuro intervallato da barcane di sabbia dorata. Si attraversa l’asfalto Baharia-Farafra e si prosegue con un Cap Nord-Est su una pista ben visibile che lentamente, costeggiando alcune coltivazioni verdi tende ad aprirsi sempre più su di un plateau sabbioso molto scorrevole; il Cap ora tende lentamente verso nord costeggiando nuovamente a destra la falesia ed a sinistra la vegetazione. Si attraversa ora l’asfalto Baharia-Cairo puntando su un passaggio obbligato tra due falesie su un terreno compatto e sconnesso. Proseguendo, andremo a congiungerci su di una pista ben visibile che costeggia l’oasi a Nord sulle medesime tracce del finale dello Stage 1. Chiusa la boucle, si sale ora sulla grande falesia lungo una salita trialistica accanto al vecchio asfalto per Siwa, si costeggiano a sinistra i giganteschi piloni in cemento della nuova strada e si punta decisamente ad ovest lungo una pista sconnessa e ben visibile che si fa via via più scorrevole sino ad attraversare la strada Baharia-Siwa nei pressi del CP2. Cambia ora decisamente il paesaggio: dapprima seguiamo la naturale disposizione dei cordoni di dune che ci conducono a NW scavalcando alcune barcane molto soffici, poi si entra in gassì complessi che ci inducono allo slalom tra innumerevoli passaggi sabbiosi ed impegnativi verso il CP3 che è situato su di una altura circondata da una depressione compatta e sassosa. Si punta a SW verso il CP4 reimmergendosi gradatamente in un mare di dune molto disordinate ed imprevedibili, si punta a SW verso il CP4, sull’asfalto Baharija-Siwa. Poi verso il CP5, su un fondo ancora sabbioso ma decisamente più scorrevole intervallato da grandi gassì; è facile imbattersi in distese di piccoli denti sabbiosi duri come pietre molto pericolosi se affrontati in velocità. Passato Il CP5 si punta a NW e ancora qualche passaggio tra dune che diradano verso una depressione terrosa e soffice che ci porta verso il finale; lungo questi ultimi chilometri è facile vedere distese di terriccio umido o addirittura acqua affiorante, se si esce dalle tracce il rischio di rimanere intrappolati nel fango è molto elevato. Sitra Road, 27 settembre 2005 De Gavardo tra le moto, ancora Henrard tra le auto Il cileno Carlo De Gavardo vince la seconda tappa davanti a Casteu e Coma. Tra le auto nuova vittoria di Henrard che incrementa il suo vantaggio in generale. Sitra Road – Carlo De Gavardo ha vinto la seconda tappa del Pharaons 2005, nonostante abbia dovuto correre una buona parte della speciale girando il road-book a mano, riparato all’assistenza dal suo meccanico Roberto Boasso. Il cileno resta secondo in classifica generale a 1’10’’ da Marc Coma. Un soddisfattissimo David Casteu ha ottenuto la seconda posizione nella tappa di oggi e in generale è terzo a tre minuti e mezzo da Coma. Lo spagnolo dal canto suo ha abbassato un po’ il ritmo nell’ultima parte della tappa, facendosi raggiungere da De Gavardo. Quarto posto per Giò Sala, prudente nella prima parte della tappa per i numerosi solchi presenti sulla pista, poi, quando è stato raggiunto da Casteu, lo ha lasciato passare per aprire la strada. Il giovane spagnolo Rivera ha ottenuto il quinto posto, davanti al connazionale Jordi Duran, persosi in un tratto di navigazione, e all’olandese Verhoef. Oscar Polli e Matteo Graziani, rispettivamente settimo e ottavo, sono abbastanza contenti ma lamentano la scarsa potenza della loro 450 su questi tipi di terreni veloci. Tra le auto il leader della classifica Stephane Henrard ha ottenuto un’altra vittoria staccando di quasi tredici minuti l’ungherese Laszlo Palik. Henrard dopo l’assistenza ha dovuto sgonfiare i pneumatici per passare meglio i cordoni di dune, che oggi hanno causato moltissimi insabbiamenti. Palik mantiene la seconda posizione in generale ed è veramente soddisfatto sia della gara che della sua Nissan. Dietro di lui in generale, Traglio ha ottenuto un bellissimo terzo posto di tappa, seguito dall’ungherese Szalay (quinto in generale) che ha forato una volta così come il russo Ivanov, quinto nella speciale e quarto in generale. Il francese Jordan è sesto di tappa seguito dall’ungherese Kis e da Edi Orioli. Sukhovenko è in testa alla T2, nonostante un paio di insabbiamenti, occorsi anche a Isabelle Patissier e a Ronan Chabot, secondo della T2. De Gavardo: Dopo gli ultimi due anni con la 450 sto riprendendo la mano con la KTM 660 e sono decisamente soddisfatto. La tappa di oggi era molto tecnica e divertente nei primi 200 chilometri. Casteu: Sono soddisfatto per il secondo posto di oggi: ho deciso di partire ottavo per recuperare e ce l’ho fatta. Dopo il CP 2 ho viaggiato con Sala per me che è sempre stato il mio idolo. Mi è sembrato incredibile quando mi ha detto di passare davanti a lui. Una tappa molto bella con paesaggi fantastici. Polli: Sono andato relativamente tranquillo dato che ieri ho cambiato il motore e mi è rimasto solo questo. L’idea di terminare nei primi cinque che avevo inizialmente ormai l’ho abbandonata con la penalità di ieri. Henrard: Non mi bastano sicuramente i dodici minuti conquistati oggi. Io temo molto la sabbia e con la mia macchina devo guidare in punta di piedi perchè sono al limite. Poi visto come è andata lo scorso anno... Traglio: Erano dodici anni che non correvo in Egitto. Mi diverto tantissimo e sono sconcertato dalla potenza di queste macchine. Il terzo posto di oggi l’ho ottenuto grazie all’esperienza che mi ha consentito di non insabbiarmi e di risparmiare il motore. Sono contento anche come manager dato che ho tre macchine nei primi sei.

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