Aziende

Piaggio, i dati del Bilancio 2014

- I maggiori indicatori del bilancio 2014 vedono il Gruppo Piaggio in attivo rispetto alla gestione precedente. Nonostante il lieve calo globale della produzione, l'utile netto è aumentato. Salito anche l'indebitamento assieme agli investimenti
Piaggio, i dati del Bilancio 2014

Il comunicato stampa Piaggio emesso questo pomeriggio informa che il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A., riunitosi oggi a Mantova sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio per l'esercizio 2014.
La prestazione del Gruppo nell'esercizio è risultata di segno positivo, con tutti gli indicatori di redditività in crescita, a fronte di un fatturato consolidato allineato al dato dell'esercizio 2013 (specificato in crescita al netto dell'effetto cambio).

Le vendite 2014 nel mondo dei veicoli appartenenti al Gruppo (Piaggio, Vespa, Aprilia, Gilera, Moto Guzzi, Derbi, Ape) sono state pari a 546.500 contro le 555.600 unità vendute nel 2013. In Europa il Gruppo Piaggio con il 16,1% del mercato complessivo e il 24,8% di quello scooter resta leader.

Il brand Vespa ha registrato un +1,3% di fatturato a livello mondiale, mentre gli scooter a tre ruote Piaggio Mp3 hanno visto il proprio fatturato a +29,3%In India, quota di mercato Piaggio nei veicoli commerciali leggeri è in crescita al 26,7%. Crescita del 50,1% per l'export di veicoli commerciali prodotti in India.

I ricavi netti consolidati nell'esercizio 2014 sono di 1.213,3 milioni di euro, dato in linea (+0,1%) con i 1.212,5 milioni di euro registrati nell'esercizio 2013. Il risultato operativo (EBIT) 2014 è di 69,7 milioni di euro, in crescita assoluta rispetto ai 62,6 milioni del 2013, così come in rapporto al fatturato (EBIT margin al 5,7% rispetto al 5,2% del precedente esercizio). L'esercizio 2014 si chiude con un utile netto di 16,1 milioni di euro, rispetto alla perdita netta di 6,5 milioni registrata nell'esercizio 2013.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2014 risulta pari a 492,8 milioni di euro, rispetto a 475,6 milioni di euro al 31 dicembre 2013. L’incremento di circa 17,2 milioni di euro è principalmente riconducibile al programma di investimenti e alla contribuzione negativa del capitale circolante in gran parte legata al ritardato rimborso di imposte.
Il patrimonio netto ammonta a 413,1 milioni di euro, in crescita di circa 21 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2013.

Nell'esercizio 2014 il Gruppo ha consuntivato investimenti per 94,9 milioni di euro (+8,3% rispetto al 2013) e spese per Ricerca e Sviluppo pari a 46,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato 2013.
E' stato proposto un dividendo di 7,2 centesimi di euro (nessun dividendo per l'esercizio 2013) per azione.

L'organico complessivo del Gruppo Piaggio al 31.12.2014 è pari a oltre 7.500 dipendenti, dato allineato a quello dell'esercizio 2013.

  • Ivan Factory
    Ivan Factory, Gattatico (RE)

    ma sarebbe impossibile..

    sfruttando la rete mondiale di concessionari di scooter di Piaggio, inserire nei piu belli e grandi concessionari, un reparto Aprilia e Guzzi, con i meccanici in comune che, se propio non sanno che fare, i primi anni daranno una mano al reparto scooter.. ma prima o poi inizierebbero a vendere come si deve!
  • noiseiskinky3695
    noiseiskinky3695, Calcinaia (PI)

    @manu4752

    Ciao, scusa se replico a te, non prenderla come una polemica, ma il tuo post e' un ottimo spunto per fare delle considerazioni:
    Piaggio da quando ha rilevato Aprilia e Guzzi ha investito parecchio proprio in Aprilia (molto meno purtroppo in Guzzi, che quasi pensavano di chiudere)
    4 motori completamente nuovi fatti da un folglio bianco, una gamma interamente rinnovata, brevetti e tecnologie arrivate solo dopo qualche anno su altri marchi e moto blasonate.
    Faccio un esempio, il ride by wire e' stato introdotto da Aprilia sulla sua gamma entry level, la shiver 750.
    Forse la prima moto di serie ad utilizzarlo. Credo se ne siano accorti in 5.
    Le moto Aprilia hanno intervalli di manutenzione a 20.000 km (sempre sulle entry level). L'affidabilita' media e' piuttosto alta (lo dico al netto dell'esperienza personale).
    La nuova Caponord ha introdotto ulteriori tecnologie nell'ambito della ciclistica adattiva, piu' avanzata di quella che supporta la concorrenza.
    Eppure non se ne accorge nessuno. Non credo sia solo un problema di marketing, c'e sicuramente anche un problema di capillarita' dei concessionari e delle officine sul territorio.

    Possiamo discutere della bellezza dei modelli, Aprilia ha sempre fatto moto "stravaganti" o la cui "bellezza" e' poco ruffiana e molto funzionale, oppure estrema: io adoro la vecchia tuono bicilindrica
    perche' la sua non bellezza e' stata la manifestazione di come si puo' estremizzare il concetto di naked, loro hanno di fatto denudato una RSV, lasciando a vista tutto quello che c'era sotto la carena
    a me sta cosa ha sempre affascinato, paradossalmente piu' della bellezza scultorea di una MV Brutale del grande Tamburini.
    Eppure, ripeto, non se ne accorge nessuno.

    Ogunno di noi fa scelte legate ai propri gusti e possibilita', non riconoscere pero' la bonta' delle moto Aprilia e' un preconcetto (che si materializza nella tua affermazione
    "Il mio è un parere completamente superpartes, visto che di moto italiane quasi sicuramente non ne comprero' mai, se poi si danno anche la zappa sui piedi, adìos...")
    Piu' che produrre moto ottime a prezzi spesso decisamente piu' bassi della concorrenza blasonata cos'altro dovrebbe fare Piaggio/Guzzi/Aprilia?
Inserisci il tuo commento