Rally-Raid Breaking. Scendono in Campo Aprilia, Cerutti, Guareschi [VIDEO e GALLERY]
Verona, MBE 2023, 27 Gennaio. Il passa parola tra gli addetti ai lavori e quel mondo di appassionati speciali è stato istantaneo. La convergenza immediata. Stand Piaggio. Aprilia. Ore 15:00. Di che si tratta? Aprilia tornerà in Africa. Aprilia Racing firma e sostiene il Progetto GCorse dei fratelli Guareschi basato sullo sviluppo in senso Racing della nuova, e già ispirata, l’Aprilia Tuareg 660.
La “Rivoluzione dei Bicilindrici” continua. È il secondo atto. Al centro la Moto che ha nei tratti tecnici e di design l’ispirazione evocativa di una grande Storia. È la Tuareg 660. Aprilia nasce nel Fuoristrada e ha scritto un capitolo da brividi del romanzo del Rally-Raid, della Dakar. L’ultimo dell’epopea dei bicilindrici, forse il più importante perché nasceva dalla sfida ad un regolamento impossibile. È la storia della RXV 450 Rally, la Moto che per tre anni, dal 2010 al 2012 ha segnato lo spartiacque di un modo tutto italiano di intendere la sfida delle maratone motoristiche più dure del Pianeta, trascinando la disciplina in una incredibile parabola di successi e di entusiasmo. I migliori Piloti, i migliori ingegneri, i tecnici più bravi di Aprilia scrissero quello che è stato l’ultimo sogno italiano del Rally-Raid.
Oggi il contesto è cambiato, e sta cambiando ancora profondamente. Non è solo Dakar, non è solo agonismo estremo. Se ne stanno accorgendo e spingono forte organizzatori, appassionati, Pro e Amatori. È anche un modo nuovo di intendere il rapporto tra l’agonismo e la scena in cui si vive questo Sport speciale, un modo meno “tirato” ma assai più indulgente con lo spirito della passione “originale”, quella che ha ispirato l’Avventura prima ancora delle Corsa. Aprilia aderisce alla nuova filosofia del Rally-Raid e si impegna in un progetto centralizzato di grande portata. Si tratta di sviluppare il carattere racing della bicilindrica Tuareg 660, di portare tale sviluppo nella costellazione più ricca e affascinante del Fuoristrada, di riportare infine la Moto e un Pilota di eccellenza là dove tutto è nato: l’Africa. È così che Aprilia prepara il rientro nel mondo dei Rally-Raid.
Abbiamo detto quasi tutto e niente. La Moto sarà sviluppata e portata in gara da GCorse. Sono i fratelli Vittoriano e Gianfranco Guareschi, ultima declinazione di una dinastia della Terra dei Motori che ha legato la propria storia alle imprese di due Marchi italiani storici: Moto Guzzi e Aprilia. Vittoriano ci ha provato subito. Ha letto immediatamente nella Tuareg 660 il carattere che lo chiamava in causa, non solo come concessionario. E così la bicilindrica Aprilia ha già mosso i primo passi nel mondo delle corse italiano. Aprilia ha apprezzato e sincronizzato l’iniziativa con il proprio programma di sviluppo “ambientale” della Tuareg 660. Adesso Aprilia Racing sarà la “sorgente” tecnica dell’amplificazione già prevista del progetto, e i Guareschi saranno allo stesso tempo gli autori degli sviluppi specifici e dell’organizzazione agonistica del progetto.
Tutto qui? Heyla, no di certo. Manca l’anello di congiunzione fondamentale di un Progetto di questa portata: il Pilota! Il meglio sceglie il meglio. Aprilia e Guareschi hanno scelto Jacopo Cerutti, il Pilota italiano più tecnicamente dotato (e io direi più dotato anche al piano di sopra, quello che conta di più nei Rally-Raid). Jacopo ha 6 Dakar all’attivo e un carriera fulminante di 4 Titoli italiani MotoRally. Il progetto prevede che Cerutti corra ancora nell’Italiano e che sia il depositario di terreno dello sviluppo della Tuareg 660 in chiave africana. Quando? Io sarei per dire che aspetto una partecipazione “zero” di Aprilia alla prossima Africa Eco Race. Ma io sono solo un appassionato, loro più intelligentemente di me stilano un programma più Step-by-Step che cronologico. Ci saranno, e ci stupiremo, quando lo sviluppo sarà all’altezza delle aspettative e delle responsabilità nei confronti di clienti e appassionati. Al fianco di Jacopo Cerutti, anche una giovane promessa: Francesco Montanari. Last but not least insieme al Tuareg Aprilia Racing, Aprilia sarà presente sui campi di gara dell’Italiano Motorally con una propria struttura di supporto ai partecipanti in sella a Tuareg 660 alla neonata classe “entry level” GPX.
Massimo Rivola - Amministratore Delegato Aprilia Racing
“Col progetto ‘Back to Africa’ Aprilia Racing torna al mondo off road, alle competizioni che ne decretarono la nascita. Vogliamo continuare a crescere nel motomondiale e nelle gare in pista. Vogliamo scovare nuovi talenti nel nostro Campionato SP 250 e nel Trofeo RS 660, ma accanto a queste attività apriamo un progetto tutto nuovo con la straordinaria Aprilia Tuareg. È un ulteriore segno di sviluppo per un reparto corse che è molto cresciuto negli ultimi anni arrivando a risultati mai raggiunti prima da Aprilia”.
Romano Albesiano - Direttore Tecnico Aprilia Racing
“Raccogliamo il testimone di una storia di grande successo. Aprilia è l’ultima marca italiana ad aver vinto una tappa alla Dakar e risale al 2010 l’ultimo podio nella classifica generale. Ora siamo solo ai primi passi di un progetto totalmente nuovo e la stagione 2023 servirà proprio ad avviare il percorso che dovrà riportarci alle grandi gare nel deserto, ma certamente la moto che nascerà si fonderà sui valori che da sempre rappresentano Aprilia nelle gare, ovvero l’innovazione al servizio della performance”.
Jacopo Cerutti
“Sono felicissimo di far parte di questo progetto, legarsi a un marchio italiano al 100% e con una storia sportiva così importante è un grande orgoglio. Dopo le esperienze con le enduro 450 sarà una nuova sfida per me, salirò su una bicilindrica che ha un grandissimo potenziale e avrò un ruolo centrale sul fronte dello sviluppo. Per un pilota sono stimoli eccezionali e non vedo l’ora di cominciare”.
© Immagini Aprilia Racing
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Feiber, Acqui Terme (AL)In bocca al lupo a tutto il Team Aprilia per la nuova avventura. Chissà che da queste esperienze non nasca una versione Factory della Tuareg per il grande pubblico, sarebbe bello.