Ride for Joy: Silvia e Maurizio missione compiuta!

- Si è concluso il viaggio di Silvia e Maurizio per consegnare i soldi raccolti per la Casa d'accoglienza Soleterre a Marrakech che ospita bambini malati di cancro e tumore infantile. Le missioni però, sono diventate due!
Ride for Joy: Silvia e Maurizio missione compiuta!

Maurizio e Silvia non si fermano, li abbiamo conosciuti prima del loro viaggio in Senegal (leggi qui), per poi riparlarne questa estate quando ci hanno descritto il loro nuovo progetto (leggi qui), progetto che si è recentemente e felicemente concluso.
Questo il breve racconto di Silvia, che ci ha raccontato anche di una piccola ma importante "deviazione" ... che ha lasciato il segno.

- Anche quest'anno siamo partiti per un viaggio molto emozionante, l'anno scorso durante il nostro viaggio in Senegal, siamo venuti a conoscenza della Casa d'accoglienza Soleterre a Marrakech che ospita bambini malati di cancro e tumore infantile, in Marocco le cure oncologiche non sono garantite dalla Sanità pubblica e ogni giorno molti bambini non riescono a ricevere le cure necessarie perchè non possono permettersele; Soleterre assicura le cure a anche un posto sicuro dove stare perchè l'unico centro di prima diagnosi e cura è solo a Marrakech. 

Siamo rimasti molto colpiti dalla storia, ci è rimasta nel cuore e quando siamo tornati a casa abbiamo cercato maggiori informazioni. Non è stato semplice trovare i contatti subito, ma dopo qualche tentativo abbiamo deciso di mandare una mail all'indirizzo generale di Soleterre e dopo vari scambi di mail siamo entrati in contatto con la persona referente per il Marocco, perchè Soleterre è una Onlus molto ampia e attiva con diversi progetti a livello globale.

Da giugno ci siamo impegnati per la raccolta fondi, per portare "Attimi di gioia" ai bambini in cura nella casa Dar Amal di Marrakech, ovvero fondi per acquistare materiale ludico e didattico per distrarli durante le cure, siamo riusciti a raccogliere 4.000,00 € con i quali è stata allestita una stanza per il gioco con arredi, libreria, libri e giochi e l'arredo per la stanza della psicologa, uno spazio che prima era vuoto e che adesso i bambini possono utilizzare per svagarsi e studiare.

Quando siamo arrivati e abbiamo visto questa stanza e il messaggio che i bambini ci avevano lasciato su una lavagna ci siamo subito emozionati, poi abbiamo potuto conoscerli, loro e le famiglie di cui sapevamo le storie già da mesi ed è stato bellissimo dare un nome e un volto a quelle storie, con i soldi che sono avanzati siamo riusciti anche ad acquistare nuovi zainetti per la scuola, guanti e cappelli per l'inverno.

Abbiamo cenato insieme , le madri ci hanno cucinato una Tajine tradizionale ed è stato bellissimo condividere questo momento, vedere i loro sorrisi e la gratitudine nei loro occhi e in quelli dei genitori, sapere che in mezzo alla sofferenza del percorso di cure avranno un posto sicuro dove poter staccare e dimenticarsi per un attimo della malattia e dell'ospedale.

Inoltre come sapete questa era la nostra missione, quella per cui eravamo partiti ma all'inizio del nostro viaggio, Luca Iotti, il presidente di Bambini nel Deserto e ormai nostro caro amico, ci ha chiesto se avessimo un giorno disponibile per andare sull'Alto Atlante a consegnare 52 paia di scarpine a dei bambini di una scuola nei paesi terremotati, ci ha mandato le foto della scuola e dei bambini e a quel punto non abbiamo saputo dirgli di no e abbiamo rivisto il nostro itinerario.

Solo che non sapevamo ancora come fare per organizzarci con le scarpe, noi eravamo già partiti dall'Italia con le valigie piene, non avevamo assolutamente il posto e nemmeno il tempo per acquistarle e parlandone con Nadia Zangarelli e Giacomo Carlini di Soleterre si sono resi subito disponibili ad acquistare loro le scarpe direttamente in Marocco e a consegnarcele quando saremmo andati in visita alla Casa, quindi siamo rimasti 2 gg a Marrakech, il primo siamo andati in visita alla Casa Dar Amal, la sera tornati in albergo abbiamo svuotato tutte le valigie e le abbiamo riempite di scarpe e la mattina dopo siamo partiti carichi per fare la nostra consegna.

Prendiamo la strada direzione Alto Atlante, dopo 1 ora 1/2 il primo paese che incrociamo è Asni dove rivediamo la stessa situazione che abbiamo vissuto ad aprile 2024, tende, accampamenti improvvisati ed edifici terremotati tutto intorno a noi, purtroppo non è cambiato niente hanno ancora tanto bisogno d'aiuto.

Proseguiamo e la strada sale tra le montagne e diventa sempre più emozionante, l'asfalto lascia il posto allo sterrato e le strade diventano sempre più strette con strapiombi di 200/300 mt alcune strade erano anche franate, guardare giù era veramente da brivido ma ci motivava andare avanti per consegnare le scarpe ai bambini che ne avevano bisogno!

Alla fine il percorso non era neanche più segnato dal navigatore, ci perdiamo due volte e poi troviamo la strada per arrivare alla scuola, strada sterrata con strapiombo alla nostra destra e da lontano vediamo la scuola, un container proprio sull'orlo del precipizio, suoniamo il clacson e tutti i bambini vengono fuori, ci fermiamo con la moto e ci salutano tutti in coro, inutile dire che ci siamo commossi! Poi abbiamo fatto la distribuzione delle scarpine e se le sono messe subito, non vedevano l'ora, ci hanno invaso di sorrisi, risate ed entusiasmo, tutti volevano salire sulla moto, tutti volevano parlarci, toccarci, abbracciarci e dimostrarci la loro felicità!

E' stata un bomba di emozioni ed è stata bellissima anche la collaborazione tra Soleterre e Bambini e nel Deserto, in questo caso noi abbiamo fatto solamente i corrieri ma siamo stati corrieri di gioia, insomma quando le energie si incrociano e si mettono insieme creano sempre qualcosa di speciale, al di là dei nomi e delle etichette ma per il bene comune, ci tocca ancora più il cuore e vedere la felicità di questi bambini nell'infilarsi le scarpe nuove è stato come il giorno di Natale in anticipo per noi!

Grazie a tutti di aver reso possibili queste missioni!

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